Il TAR Puglia rigetta il ricorso del Comune di Minervino per la discarica di Tufarelle
Il giudice amministrativo respinge la richiesta di annullamento della determinazione della Provincia Bat a favore della Soc. BLEU
martedì 7 agosto 2018
16.00
La prima sezione del Tar Puglia, ha respinto il ricorso del Comune di Minervino Murge, con il quale era stato chiesto l'annullamento delle determinazione dirigenziale della Provincia Bat, la n. 1016 del 25 agosto 2017, che autorizzava la Soc. BLEU alla realizzazione di una discarica di rifiuti non pericolosi in contrada Tufarelle, a confine con il territorio di Canosa di Puglia.
Il ricorso, che ha visto con il Comune di Minervino costituirsi anche Italia Nostra e le associazioni "L'Umana Dimora" e "Cittadinanzattiva" Puglia, contestava la legittimità della decisione della provincia Bat nonché una serie di pareri acquisiti nel corso del procedimento e recepiti nel provvedimento conclusivo emesso dalla Provincia.
Secondo il collegio composto dai giudici amministrativi Angelo Scafuri, Desiree Zonno e Maria Grazia D'Alterio, i vizi di violazione di legge ed eccesso di potere, evidenziati dal ricorso del Comune murgiano sono stati considerati infondati, ritenendo quindi corretto il provvedimento dell'Ente Provincia.
La causa davanti al giudice amministrativo di primo grado ha visto costituirsi per resistere al ricorso con la società BLEU anche la Regione Puglia, l'ARPA Puglia, la Provincia Bat e l'Autorità di Bacino per la Puglia. E se, come dicevamo con il Comune di Minervino si sono costituite ad adiuvandum alcune associazioni civiche ed ambientaliste, sono intervenuti in giudizio a sostegno della Soc. BLEU, ad opponendum, 20 dipendenti di questa società che chiedevano il rigetto del ricorso proposto, formulando a loro volta delle difese atte a confutare i motivi del ricorso proposti dal Comune e dalle associazioni civiche ed ambientaliste che si sono costituite.
Ad onere di cronaca, questa sentenza segue un altro ricorso rappresentato questa volta alla Presidenza del Consiglio, contro la realizzazione di una discarica in contrada Tufarelle, che anche in questo caso ha visto rigettare le motivazioni presentate dal comune murgiano.
Il ricorso, che ha visto con il Comune di Minervino costituirsi anche Italia Nostra e le associazioni "L'Umana Dimora" e "Cittadinanzattiva" Puglia, contestava la legittimità della decisione della provincia Bat nonché una serie di pareri acquisiti nel corso del procedimento e recepiti nel provvedimento conclusivo emesso dalla Provincia.
Secondo il collegio composto dai giudici amministrativi Angelo Scafuri, Desiree Zonno e Maria Grazia D'Alterio, i vizi di violazione di legge ed eccesso di potere, evidenziati dal ricorso del Comune murgiano sono stati considerati infondati, ritenendo quindi corretto il provvedimento dell'Ente Provincia.
La causa davanti al giudice amministrativo di primo grado ha visto costituirsi per resistere al ricorso con la società BLEU anche la Regione Puglia, l'ARPA Puglia, la Provincia Bat e l'Autorità di Bacino per la Puglia. E se, come dicevamo con il Comune di Minervino si sono costituite ad adiuvandum alcune associazioni civiche ed ambientaliste, sono intervenuti in giudizio a sostegno della Soc. BLEU, ad opponendum, 20 dipendenti di questa società che chiedevano il rigetto del ricorso proposto, formulando a loro volta delle difese atte a confutare i motivi del ricorso proposti dal Comune e dalle associazioni civiche ed ambientaliste che si sono costituite.
Ad onere di cronaca, questa sentenza segue un altro ricorso rappresentato questa volta alla Presidenza del Consiglio, contro la realizzazione di una discarica in contrada Tufarelle, che anche in questo caso ha visto rigettare le motivazioni presentate dal comune murgiano.