Il Movimento Cinque Stelle contesta i criteri di selezione degli scrutatori

La denuncia: «Oltre una ventina di persone sono state nominate il 50% delle volte»

venerdì 16 febbraio 2018 18.18
Fa discutere il criterio di selezione degli scrutatori adottato dall'amministrazione comunale di Minervino Murge.

In una dura nota stampa, gli attivisti del Movimento Cinque Stelle stigmatizzano il fatto che l'amministrazione comunale non abbia seguito il criterio adottato da tante altre amministrazioni di scegliere gli scrutatori tra studenti e persone senza occupazione.

Inoltre gli attivisti denunciano un ripetersi, tra i selezionati, di scrutatori che hanno già ottenuto la possibilità di svolgere il servizio ed evidenziano situazioni di parentela tra i selezionati.

Ecco quanto riferiscono gli attivisti del Movimento Cinque Stelle nella nota stampa .

«Non appena effettuate le nomine degli scrutatori in occasione delle imminenti elezioni del 4 marzo, si deve concludere che sono del tutto inutili le speranze di molti in un cambiamento radicale dei metodi e dei comportamenti dei politici locali» lo scrive il gruppo degli attivisti del Movimento Cinque Stelle di Minervino Murge.

«Dopo che sono state del tutto ignorate molte proposte a cui inizialmente questa amministrazione appariva favorevole (ad esempio quella per la diretta streaming delle sedute del consiglio comunale, attuata nelle prime riunioni consiliari e poi successivamente non più concretizzata, senza dimenticare quella relativa all'inventario degli immobili di proprietà del comune mai completamente realizzata), l'attuale maggioranza si è rimangiata un'altra promessa che aveva fatto durante la campagna elettorale delle comunali del 2016, accodandosi peraltro ad una proposta del Movimento 5 Stelle, e cioè quella di procedere alla selezione degli scrutatori mediante sorteggio tra disoccupati e studenti» affermano.

E continuano «Nel leggere la lista dei 48 scrutatori scelti in occasione delle imminenti elezioni del 4 marzo 2018 dalla commissione elettorale composta dalla sindaca Mancini e dai consiglieri Scarpa, Sinisi e Schiavo, si può notare che, considerando anche le liste di scrutatori nominati nelle regionali 2015, nelle comunali 2016 e nel referendum costituzionale del 2016, oltre una ventina di persone sono state nominate il 50% delle volte, altre sei persone sono state nominate nel 75% delle operazioni di voto, e addirittura quattro hanno ricevuto sempre la nomina».

«Inoltre, per quanto riguarda sempre l'incarico di scrutatore, si contano anche i casi di scambio di "testimone" tra familiari» denunciano.

E concludono: «Del resto non ci si può aspettare una condotta cristallina da un'amministrazione comunale che si caratterizza anche per il fatto di rendere noti i verbali delle sedute consiliari dopo oltre quattro mesi, come nel caso di quello pubblicato il 31 gennaio e relativo alla seduta del 28 settembre 2017 (si spera senza che siano state apportate "modifiche" ai verbali stessi).
Mettiamo in chiaro che il gruppo degli attivisti 5 stelle ritiene responsabili di tale situazione gli amministratori ed in generale la classe politica locale che, al solo scopo di incrementare i propri consensi, ricorre appunto a metodi obsoleti e non certo trasparenti. Eppure sorteggiare il 75% degli scrutatori tra disoccupati e studenti è ormai una prassi consolidata negli altri comuni vicini e lontani come Barletta, Santeramo e Canosa, così come sono prassi consolidata altre proposte avanzate dai cittadini comuni».