Il Ministero riconosce la qualità della cima di rapa di Minervino Murge
Inserita nell'elenco ufficiale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT)
domenica 21 marzo 2021
È il fiore all'occhiello della tradizione agricola di Minervino Murge e da oggi un orgoglio ancora più prezioso del territorio. La cima di rapa di Minervino è stata inserita nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani (PAT), nella categoria dei prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) con la collaborazione delle Regioni.
Il Decreto del 15 febbraio 2021 sancisce così un importante riconoscimento ad una gemma della nostra terra che consente di puntare a obiettivi di eccellenza attraverso la creazione di un consorzio di tutela IGP/DIP/IGT. Il raggiungimento dell'ambita certificazione D.O.P della cima di rapa rappresenterebbe, inoltre, una notevole opportunità di svolta economica del paese.
L'agricoltura italiana ha dovuto affrontare lo scenario della politica agricola dell'Unione europea partendo da condizioni nettamente svantaggiate. L'agricoltura moderna, estremamente indirizzata verso la meccanizzazione, richiede estensioni di terreno pianeggiante che in Italia difettano. Si uniscono a queste cause molti mali endemici dell'agricoltura italiana.
Per reagire a questa situazione il MiPAAF ha deciso di puntare nettamente su settori di nicchia, valorizzando i prodotti tradizionali in cui prodotti agricoli o dell'allevamento venivano lavorati secondo antiche ricette. Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) è quello di essere «ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni».
I prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) sono prodotti inclusi in un apposito elenco aggiornato annualmente a cura del Ministero che ha anche il compito di promuoverne la conoscenza a livello nazionale e all'estero. Ma è lo stesso Ministero a riconoscere che tali "prodotti di nicchia" incontrano molte riserve in sede di Unione europea. Nell'elenco non possono figurare i prodotti insigniti dei marchi DOP o IGP, mentre esiste una certa categoria "intermedia" dei prodotti per i quali è in corso l'istruttoria di riconoscimento europeo.
Il Decreto del 15 febbraio 2021 sancisce così un importante riconoscimento ad una gemma della nostra terra che consente di puntare a obiettivi di eccellenza attraverso la creazione di un consorzio di tutela IGP/DIP/IGT. Il raggiungimento dell'ambita certificazione D.O.P della cima di rapa rappresenterebbe, inoltre, una notevole opportunità di svolta economica del paese.
L'agricoltura italiana ha dovuto affrontare lo scenario della politica agricola dell'Unione europea partendo da condizioni nettamente svantaggiate. L'agricoltura moderna, estremamente indirizzata verso la meccanizzazione, richiede estensioni di terreno pianeggiante che in Italia difettano. Si uniscono a queste cause molti mali endemici dell'agricoltura italiana.
Per reagire a questa situazione il MiPAAF ha deciso di puntare nettamente su settori di nicchia, valorizzando i prodotti tradizionali in cui prodotti agricoli o dell'allevamento venivano lavorati secondo antiche ricette. Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) è quello di essere «ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni».
I prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) sono prodotti inclusi in un apposito elenco aggiornato annualmente a cura del Ministero che ha anche il compito di promuoverne la conoscenza a livello nazionale e all'estero. Ma è lo stesso Ministero a riconoscere che tali "prodotti di nicchia" incontrano molte riserve in sede di Unione europea. Nell'elenco non possono figurare i prodotti insigniti dei marchi DOP o IGP, mentre esiste una certa categoria "intermedia" dei prodotti per i quali è in corso l'istruttoria di riconoscimento europeo.