«Il 38% dei bambini pugliesi è in sovrappeso»
L'allarme di Coldiretti sulle mense scolastiche: «Un genitore su quattro le boccia»
sabato 28 maggio 2022
10.00
In Puglia il 38% dei bambini tra i 5 e i 9 anni è obeso o in sovrappeso, l'11.1% mangia frutta meno di una volta a settimana o mai e solo il 39.8% dei piccoli consuma una merenda adeguata di metà mattina, con un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni; 1 genitore su 4 boccia le mense scolastiche. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dell'Indagine di OKKio alla Salute, in occasione della Festa dell'educazione alimentare e dell'ambiente organizzata dalle donne della Coldiretti e Campagna Amica a Bari al Parco Rossani: una giornata all'aria aperta con lezioni di agrididattica e giochi campestri per aiutare gli oltre mille piccoli ospiti a superare lo stress provocato dalla guerra e dalla pandemia con il troppo tempo passato davanti alla tv, che hanno inciso sul fisico e sulla psiche.
La diminuzione forzata dell'attività fisica e il maggior tempo passato in casa e davanti alla tv in due anni di pandemia si sono aggiunti all'adozione di modelli sbagliati di consumo all'interno dei nuclei familiari con il preoccupante abbandono dei principi della dieta mediterranea. Basti pensare che ben 6 adolescenti su 10 non mangiano né frutta né verdura ogni giorno, secondo l'analisi Coldiretti su dati Oms, aumentando così i rischi legati all'obesità e alle malattie ad essa collegate. Ma a preoccupare sono anche gli adolescenti che si trovano a fare i conti con i disturbi dell'alimentazione. Si tratta di patologie che si manifestano prevalentemente a partire dai 12 anni ma che negli ultimi tempi sono giunte ad interessare minori anche dagli 8 anni in su.
«La ristorazione collettiva con le mense scolastiche incide sulla qualità della vita, dell'alimentazione e, di conseguenza la salute di migliaia di studenti in età evolutiva» ha affermato Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia. «Un impegno importante in Puglia dove quasi 4 bambini su 10 pesano ancora eccessivamente, anche se negli ultimi anni si è verificata una leggera riduzione proprio per effetto dell'impegno sull'educazione alimentare a scuola e nelle case. Un risultato incoraggiante che dimostra la necessità di continuare ad investire sull'educazione alimentare a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di prodotti salutari».
La Coldiretti è impegnata nel progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L'obiettivo è formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.
«Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l'educazione alimentare, sostenuto dall'Ufficio scolastico regionale della Puglia, consiste in lezioni di agrididattica a scuola e in campagna, a cui hanno partecipato, nell'anno scolastico 2021/2022, oltre 30mila alunni» ha spiegato Maddalena Rignanese Rinaldi, leader di Coldiretti Donne Puglia. «Va garantito che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a km0, quando più di un genitore su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all'anno per 585 mila studenti nella sola refezione della scuola dell'obbligo».
Secondo l'indagine Coldiretti/Ixè una netta maggioranza del 71% di italiani ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più.
«Vanno modificate abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno» ha sostenuto Pietro Piccioni, direttore regionale Coldiretti.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l'intero nucleo familiare, da anni il progetto "Educazione alla Campagna Amica" ha agevolato l'incontro tra i bambini e i prodotti agricoli a km0. In Puglia negli ultimi 10 anni – in base a quanto riferito da Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 600mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d'età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.
La diminuzione forzata dell'attività fisica e il maggior tempo passato in casa e davanti alla tv in due anni di pandemia si sono aggiunti all'adozione di modelli sbagliati di consumo all'interno dei nuclei familiari con il preoccupante abbandono dei principi della dieta mediterranea. Basti pensare che ben 6 adolescenti su 10 non mangiano né frutta né verdura ogni giorno, secondo l'analisi Coldiretti su dati Oms, aumentando così i rischi legati all'obesità e alle malattie ad essa collegate. Ma a preoccupare sono anche gli adolescenti che si trovano a fare i conti con i disturbi dell'alimentazione. Si tratta di patologie che si manifestano prevalentemente a partire dai 12 anni ma che negli ultimi tempi sono giunte ad interessare minori anche dagli 8 anni in su.
«La ristorazione collettiva con le mense scolastiche incide sulla qualità della vita, dell'alimentazione e, di conseguenza la salute di migliaia di studenti in età evolutiva» ha affermato Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia. «Un impegno importante in Puglia dove quasi 4 bambini su 10 pesano ancora eccessivamente, anche se negli ultimi anni si è verificata una leggera riduzione proprio per effetto dell'impegno sull'educazione alimentare a scuola e nelle case. Un risultato incoraggiante che dimostra la necessità di continuare ad investire sull'educazione alimentare a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di prodotti salutari».
La Coldiretti è impegnata nel progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che partecipano a lezioni in programma nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L'obiettivo è formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura.
«Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l'educazione alimentare, sostenuto dall'Ufficio scolastico regionale della Puglia, consiste in lezioni di agrididattica a scuola e in campagna, a cui hanno partecipato, nell'anno scolastico 2021/2022, oltre 30mila alunni» ha spiegato Maddalena Rignanese Rinaldi, leader di Coldiretti Donne Puglia. «Va garantito che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a km0, quando più di un genitore su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all'anno per 585 mila studenti nella sola refezione della scuola dell'obbligo».
Secondo l'indagine Coldiretti/Ixè una netta maggioranza del 71% di italiani ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre solo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più.
«Vanno modificate abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura con i cibi consumati ogni giorno» ha sostenuto Pietro Piccioni, direttore regionale Coldiretti.
Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l'intero nucleo familiare, da anni il progetto "Educazione alla Campagna Amica" ha agevolato l'incontro tra i bambini e i prodotti agricoli a km0. In Puglia negli ultimi 10 anni – in base a quanto riferito da Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 600mila bambini e 480 scuole, di cui il 70% nella fascia d'età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.