Gli Stati Generali della Murgia, buona la prima
Il convegno è stato organizzato dal GAL Murgia Più.
domenica 21 giugno 2015
15.07
Far giocare insieme tutti i fondi europei, al fine di rafforzare il territorio dell'Alta Murgia secondo una strategia organica ed integrata, che non riguardi più il singolo comune ma un sistema di comuni interconnessi. È l'obiettivo congiunto del GAL Murgia Più, dei sindaci Michele Armienti (presidente del GAL Murgia Più e sindaco di Poggiorsini), Alesio Valente (sindaco di Gravina in Puglia), Mario Gennaro Superbo (sindaco di Minervino Murge), Nicola Di Tullio (sindaco di Spinazzola), Ernesto La Salvia (sindaco di Canosa di Puglia) e Vito Ottombrini (sindaco di Ruvo di Puglia), del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e della Città Metropolitana di Bari.
Obiettivo dichiarato in un manifesto d'intenti, durante il convegno "Lo sviluppo locale partecipativo nelle aree interne", organizzato dal GAL Murgia Più il 18 giugno a Poggiorsini.
Una notevole partecipazione di pubblico, con la sala del piccolo comune murgiano affollata, e un ospite di eccezionale caratura, l'architetto urbanista statunitense Andrés Duany, hanno reso memorabile la data: quella in cui il territorio, con una larga azione dal basso, ha iniziato a progettare il suo futuro secondo un nuovo approccio. L'arch. Duany, che ha spiegato il successo del suo "metodo" in USA e illustrato dettagliatamente l'applicabilità al contesto locale, lo chiama approccio Agrarian Urbanism, una partnership tra città e campagna che somma il concetto europeo di Smart Cities a quello di Smart Agricolture.
Il prof. Francesco Contò, vicepresidente del GAL Murgia Più, moderatore dell'incontro, lo chiama invece "Smart Land" (un concetto che ha teorizzato nel Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi di Foggia, di cui è direttore e che vuole esportare nella Murgia). Si tratta dell'idea di realizzare un equilibrio tra città e campagna, aree periferiche e centrali, tra poveri e ricchi, produzione e consumo di energia, spazio costruito e spazio non costruito. Laddove l'equilibrio manca, si generano distorsioni, come è accaduto per le "aree interne" dell'Alta Murgia: a rischio di spopolamento, sempre più precarie in servizi, sempre più anziane, sempre più costose dal punto di vista sociale. Riportare l'equilibrio, applicando al contesto locale il concetto di plurifondo tramite l'applicazione della Strategia delle Aree Interne all'Alta Murgia, riequilibrerebbe i rapporti tra Citta Metropolitana di Bari e Alta Murgia.
Fondamentale l'intervento del dott. Francesco Monaco di ANCI: "Solo se i Comuni avranno la volontà di cooperare in maniera seria e duratura, gestendo in forma associata due o più servizi, potranno ambire a candidarsi ai fondi della Strategia Nazionale per le Aree Interne, il cui obiettivo è invertire la tendenza di marginalizzazione economica e demografica di queste aree, potenziando i servizi essenziali quali la sanità, l'educazione ed i trasporti".
«Il codice del turismo – ha spiegato il consigliere della Città Metropolitana Antonio Stragapede, delegato alla promozione e coordinamento dello sviluppo economico del territorio metropolitano – dovrà presto concretizzarsi in infrastrutture sostenibili, che migliorino la qualità della vita e garantiscano l'uniformità territoriale. Per il territorio della Murgia da qui al 2016 svilupperemo l'asse che lega la Murgia Materana alla Murgia Barese, in vista dell'anno in cui Matera sarà Capitale Europea della Cultura».
Di competitività in tema di trasporti, ha invece parlato l'assessore regionale Giovanni Giannini, spiegando come sia «prevista la riattivazione della tratta ferroviaria Gioia – Spinazzola. Altri progetti riguardano la mobilità sostenibile e l'inserimento in percorsi di cicloturismo nazionali ed internazionali che, a zero costi ambientali, producano reddito per il territorio».
Al convegno, fruttuoso in termini di risposte istituzionali, seguirà adesso una fase di programmazione di grande lungimiranza in cui i Sindaci, supportati dal GAL Murgia Più e con il coinvolgimento delle comunità locali, si impegneranno nel definire le modalità di gestione associata dei propri servizi, per costruire una strategia integrata e permanente in grado di rilanciare l'area interna dell'Alta Murgia.
Obiettivo dichiarato in un manifesto d'intenti, durante il convegno "Lo sviluppo locale partecipativo nelle aree interne", organizzato dal GAL Murgia Più il 18 giugno a Poggiorsini.
Una notevole partecipazione di pubblico, con la sala del piccolo comune murgiano affollata, e un ospite di eccezionale caratura, l'architetto urbanista statunitense Andrés Duany, hanno reso memorabile la data: quella in cui il territorio, con una larga azione dal basso, ha iniziato a progettare il suo futuro secondo un nuovo approccio. L'arch. Duany, che ha spiegato il successo del suo "metodo" in USA e illustrato dettagliatamente l'applicabilità al contesto locale, lo chiama approccio Agrarian Urbanism, una partnership tra città e campagna che somma il concetto europeo di Smart Cities a quello di Smart Agricolture.
Il prof. Francesco Contò, vicepresidente del GAL Murgia Più, moderatore dell'incontro, lo chiama invece "Smart Land" (un concetto che ha teorizzato nel Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi di Foggia, di cui è direttore e che vuole esportare nella Murgia). Si tratta dell'idea di realizzare un equilibrio tra città e campagna, aree periferiche e centrali, tra poveri e ricchi, produzione e consumo di energia, spazio costruito e spazio non costruito. Laddove l'equilibrio manca, si generano distorsioni, come è accaduto per le "aree interne" dell'Alta Murgia: a rischio di spopolamento, sempre più precarie in servizi, sempre più anziane, sempre più costose dal punto di vista sociale. Riportare l'equilibrio, applicando al contesto locale il concetto di plurifondo tramite l'applicazione della Strategia delle Aree Interne all'Alta Murgia, riequilibrerebbe i rapporti tra Citta Metropolitana di Bari e Alta Murgia.
Fondamentale l'intervento del dott. Francesco Monaco di ANCI: "Solo se i Comuni avranno la volontà di cooperare in maniera seria e duratura, gestendo in forma associata due o più servizi, potranno ambire a candidarsi ai fondi della Strategia Nazionale per le Aree Interne, il cui obiettivo è invertire la tendenza di marginalizzazione economica e demografica di queste aree, potenziando i servizi essenziali quali la sanità, l'educazione ed i trasporti".
«Il codice del turismo – ha spiegato il consigliere della Città Metropolitana Antonio Stragapede, delegato alla promozione e coordinamento dello sviluppo economico del territorio metropolitano – dovrà presto concretizzarsi in infrastrutture sostenibili, che migliorino la qualità della vita e garantiscano l'uniformità territoriale. Per il territorio della Murgia da qui al 2016 svilupperemo l'asse che lega la Murgia Materana alla Murgia Barese, in vista dell'anno in cui Matera sarà Capitale Europea della Cultura».
Di competitività in tema di trasporti, ha invece parlato l'assessore regionale Giovanni Giannini, spiegando come sia «prevista la riattivazione della tratta ferroviaria Gioia – Spinazzola. Altri progetti riguardano la mobilità sostenibile e l'inserimento in percorsi di cicloturismo nazionali ed internazionali che, a zero costi ambientali, producano reddito per il territorio».
Al convegno, fruttuoso in termini di risposte istituzionali, seguirà adesso una fase di programmazione di grande lungimiranza in cui i Sindaci, supportati dal GAL Murgia Più e con il coinvolgimento delle comunità locali, si impegneranno nel definire le modalità di gestione associata dei propri servizi, per costruire una strategia integrata e permanente in grado di rilanciare l'area interna dell'Alta Murgia.