Giorno del Ricordo, il Prefetto Valiante «Necessario rafforzare la coscienza civile»
Il Prefetto di Barletta Andria Trani al convegno tenutosi a Barletta
mercoledì 12 febbraio 2020
Il 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, l'Associazione Nazionale dei Dalmati Italiani nel Mondo, con il patrocinio del Comune di Barletta ed in collaborazione con la Prefettura, ha tenuto un convegno all'interno della Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta, a cui ha presenziato anche il Prefetto di Barletta Andria Trani, Maurizio Valiante.
Intitolata "Istria, Fiume, Dalmazia, l'esodo di un popolo testimone di civiltà", la celebrazione istituzionale del Giorno del Ricordo, alla presenza del Sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito, ha visto gli interventi di Giuseppe Dicuonzo Sansa, sopravvissuto alla tragedia giuliano-dalmata e dirigente dei Dalmati italiani nel mondo, e i giovani della Sezione di Barletta dell'Assoraider (Associazione italiana di scautismo Raider).
«Celebrare il Giorno del Ricordo non è solo un'occasione formale per ottemperare ad una disposizione normativa ma soprattutto un dovere morale di ciascun cittadino di ricordare una tragedia umana che non può avere colore politico né connotazione geografica perché rappresenta una pagina triste per tutto il nostro Paese» ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani, Maurizio Valiante.
«Ringrazio il dott. Di Cuonzo Sansa, sopravvissuto alla tragedia giuliano-dalmata, e l'Amministrazione Comunale di Barletta per aver voluto rendere onore, con questa cerimonia, alle vite distrutte dal massacro delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata - ha aggiunto Valiante.
Momenti come questo sono necessari sono solo per la loro valenza commemorativa ma anche per la loro finalità etica ed educativa: solo attraverso una visione critica degli errori del passato è possibile responsabilizzare e rafforzare la coscienza civile di ciascuno di noi, a cominciare dai più giovani, proprio per evitare il ripetersi di analoghe tragedie.
Purtroppo, ancora oggi permangono ombre legate a situazioni inconcepibili di razzismo, discriminazione ed intolleranza ma una ricorrenza come quella del 10 febbraio deve essere foriera di valori di uguaglianza, pace, democrazia, rispetto dei diritti e della dignità di ogni cittadino, che sono le fondamenta basilari del nostro Paese.
È dovere di tutti i rappresentanti delle istituzioni e di ogni cittadino - ha poi concluso il Prefetto Valiante - impegnarsi nel tramandare ai più giovani questi valori per garantire una ordinata e serena convivenza civile».
Intitolata "Istria, Fiume, Dalmazia, l'esodo di un popolo testimone di civiltà", la celebrazione istituzionale del Giorno del Ricordo, alla presenza del Sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito, ha visto gli interventi di Giuseppe Dicuonzo Sansa, sopravvissuto alla tragedia giuliano-dalmata e dirigente dei Dalmati italiani nel mondo, e i giovani della Sezione di Barletta dell'Assoraider (Associazione italiana di scautismo Raider).
«Celebrare il Giorno del Ricordo non è solo un'occasione formale per ottemperare ad una disposizione normativa ma soprattutto un dovere morale di ciascun cittadino di ricordare una tragedia umana che non può avere colore politico né connotazione geografica perché rappresenta una pagina triste per tutto il nostro Paese» ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani, Maurizio Valiante.
«Ringrazio il dott. Di Cuonzo Sansa, sopravvissuto alla tragedia giuliano-dalmata, e l'Amministrazione Comunale di Barletta per aver voluto rendere onore, con questa cerimonia, alle vite distrutte dal massacro delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata - ha aggiunto Valiante.
Momenti come questo sono necessari sono solo per la loro valenza commemorativa ma anche per la loro finalità etica ed educativa: solo attraverso una visione critica degli errori del passato è possibile responsabilizzare e rafforzare la coscienza civile di ciascuno di noi, a cominciare dai più giovani, proprio per evitare il ripetersi di analoghe tragedie.
Purtroppo, ancora oggi permangono ombre legate a situazioni inconcepibili di razzismo, discriminazione ed intolleranza ma una ricorrenza come quella del 10 febbraio deve essere foriera di valori di uguaglianza, pace, democrazia, rispetto dei diritti e della dignità di ogni cittadino, che sono le fondamenta basilari del nostro Paese.
È dovere di tutti i rappresentanti delle istituzioni e di ogni cittadino - ha poi concluso il Prefetto Valiante - impegnarsi nel tramandare ai più giovani questi valori per garantire una ordinata e serena convivenza civile».