3 dicembre: giornata internazionale delle persone con disabilità
Ruggeri: “Ecco le direttrici lungo le quali ci muoviamo”
lunedì 3 dicembre 2018
11.16
La giornata internazionale delle persone con disabilità, che si celebra oggi in tutto il mondo, offre l'occasione per fare il punto delle attività e del forte impegno del governo regionale in questo settore, a favore delle persone che sono in una situazione di particolare fragilità.
L'assessore regionale al Welfare, Salvatore Ruggeri, ha spiegato le direttrici lungo le quali la Regione si muove e le misure attualmente a disposizione.
a) il consolidamento del processo di integrazione degli strumenti di sostegno economico per la vita indipendente e per l'abitare in autonomia con i servizi domiciliari e comunitari a ciclo diurno,
b) il contenimento del flusso di istituzionalizzazione delle persone disabili nelle strutture residenziali attraverso la verifica continua dell'appropriatezza delle prestazioni erogate e della durata dei ricoveri,
c) la promozione della connettività sociale delle persone disabili e l'utilizzo di tecnologie informatiche e ausilii dedicati per sostenere i percorsi di apprendimento, di socializzazione, di formazione professionale, di partecipazione alle attività associative e di inserimento nel mondo del lavoro, l'abbattimento delle barriere materiali e immateriali che concorrono a determinare il rischio di esclusione e di marginalità sociale delle persone con disabilità e anziani non autosufficienti,
d) il sostegno alle attività di integrazione sociale dei minori con disabilità, con il potenziamento della rete dei servizi di assistenza specialistica per l'integrazione scolastica e dei servizi a ciclo diurno per disabili giovani e adulti,
e) la previsione degli obiettivi di promozione dell' integrazione sociosanitaria di cittadini, pazienti psichiatrici, disabili psichici regolando e superando le direttive che negli ultimi anni hanno teso a prevedere l'ingresso e la permanenza in percorsi terapeutico-riabilitativi ad elevata e media intensità assistenziale sanitaria, a vantaggio di percorsi a bassa intensità assistenziale rivolti anche a favorire il reinserimento sociale e lavorativo.
Al fine di sostenere la domanda di servizi qualificati per le persone non autosufficienti, con riferimento alle prestazioni semiresidenziali nei centri socio-educativi e riabilitativi, a valenza socio-assistenziale e sociosanitaria, e alle prestazioni domiciliari integrate, sin dal 2013 è stata attivata dalla Regione Puglia la misura dei Buoni Servizio di Conciliazione per disabili e anziani non autosufficienti. I servizi coperti sono:
1) Servizi di assistenza domiciliare, a rilevanza sociale (SAD)
2) Servizi di assistenza domiciliare, a rilevanza sociosanitaria (ADI)
3) Centri diurni sociali e polivalenti per anziani e disabili
4) Centri diurni socioriabilitativi per anziani e disabili (art. 60 e 60 ter).
Dal 2017 è confermata la continuità e il rafforzamento alla domanda di servizi diurni e domiciliari di qualità per persone disabili, anziani e non-autosufficienti attraverso lo strumento del "Buono Servizio". Per l'annualità 2018-19 sono state allocate risorse per circa 30 Meuro e altrettanti saranno impiegati per l'annualità 2019-20.
E' altresì confermata, per il nuovo triennio di programmazione, la misura regionale di sostegno economico al carico di cura familiare "Assegno di cura per pazienti non autosufficienti gravissimi"
La misura, finanziata dal Fondo Nazionale Non Autosufficienza e dal Fondo Regionale Non Autosufficienza è costata circa 61 milioni di euro per l'annualità 2017-18 (circa 5.120 persone beneficiarie) e si prevede di spendere circa 30 milioni di euro per il 2018-2019, anche perché molti più utenti saranno indirizzati verso la nuova misura di sostegno al reddito ReD/Care Giver.
La Regione Puglia nell'ambito del progetto Qualify-care Puglia, ha avviato negli ultimi anni un percorso finalizzato alla costituzione di un modello regionale di intervento per favorire l'inclusione sociale e l'autonomia di persone con disabilità gravi che abbiano le capacità funzionali per intraprendere percorsi di studio, di lavoro, di partecipazione alla vita sociale della comunità locale, con riferimento sia al contesto domestico che al contesto di vita esterno. Tra le finalità è stata ricompresa anche quella diffondere un approccio innovativo e integrato agli interventi per l'Ambient Assisted Living e l'autonomia nella vita quotidiana degli anziani non autosufficienti. Con la prima sperimentazione PRO.V.I – Progetti di Vita Indipendente, avviata con la Del. G.R. n. 758/2013 si è avviato il modello di presa in carico integrata che ha raggiunto circa 250 disabili motori. La sperimentazione regionale dei PRO.V.I si è integrata con il fondo nazionale per la vita indipendente confluendo in un unico piano triennale per la vita indipendente come da Del. G.R. n. 1709/2016 "Piano di attività per il secondo periodo di attuazione del programma per i Progetti di Vita Indipendente (2016-2018) volto a favorire l'inclusione sociale e l'autonomia di persone con disabilità gravi sia motorie che sensoriali raggiungendo un utenza di circa 660 persone. La spesa media per biennio è di circa 6 Meuro; ciascun beneficiario riceve fino a un massimo di Euro 15.000,00.
Il triennio 2018-2020 sarà, inoltre, quello in cui la Puglia attuerà gli obiettivi del Piano Operativo per il "Dopo di Noi", approvato con Del. G.R. n. 351/2017 in attuazione della legge n. 112/2016, rivolgendo alle persone con disabilità senza il supporto familiare sia proposte di progetti individuali per la vita in autonomia presso il proprio domicilio, sia proposte di accoglienza in strutture di piccole dimensioni, anzi a dimensione familiare, da cui ripartire con progetti individuali di inclusione sociale e lavorativa, ovvero di assistenza per le particolari condizioni di fragilità psicofisica. La rete dei servizi per il "Dopo di Noi" a prevalente valenza sociale, quindi per persone con disabilità gravi ma non bisognose di prestazioni sanitarie ad elevata complessità, vedrà nei Comuni associati in Ambito territoriale il coordinamento degli interventi e la definizione dei progetti assistenziali individualizzati e dei progetti di inclusione.
Dopo la riforma "Del Rio" del sistema delle Province italiane e delle Città Metropolitane, la Regione ha assunto su di sé il coordinamento dell'attuazione degli interventi di assistenza specialistica per l'integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole medie superiori, che realizza mediante avvalimento delle Province e della Città Metropolitana. In Puglia, ormai in continuità dal 2016 si assicurano in servizi educativi, di sostegno alla comunicazione e di trasporto per gli alunni di scuola media superiore in numero pari a circa 2.100 utenti per una spesa media annua di 10.000.000,00 di euro, a cui si aggiungono annualmente circa 6,7 Meuro di stanziamento nazionale.
Alle medesime attività per gli altri ordini di scuola provvedono i Comuni nell'ambito dei rispettivi Piani Sociali di Zona, finanziati globalmente da Regione Puglia.
Sulla base di tali premesse e considerazioni, nell'ambito dei piani sociali di zona, si intende perseguire i seguenti obiettivi di servizio, formulati in questa sede, con specifico riferimento alle competenze sociali assegnate alle funzioni socioassistenziali dei Comuni:
a) Consolidare e ampliare il sistema di offerta domiciliare nei percorsi di cura e di intervento socio-assistenziale e socio-sanitario (Appropriatezza delle prestazioni socio sanitarie, riduzione dei ricoveri ospedalieri, personalizzazione della cura, sostegno concreto al ruolo centrale della famiglia nei percorsi di cura ADI e SAD);
b) Consolidare e potenziare il sistema di offerta e il sostegno alla domanda di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a ciclo diurno semi-residenziale e domiciliari attraverso lo strumento del Buono Servizio;
c) Consolidare e ampliare percorsi di autonomia per persone con disabilità gravi e l'abitare in autonomia per disabili gravi senza il supporto familiare (Pro.v.i e Dopo di Noi);
d) Consolidare e potenziare i servizi per l'integrazione scolastica e assistenza specialistica degli alunni con disabilità.
L'assessore regionale al Welfare, Salvatore Ruggeri, ha spiegato le direttrici lungo le quali la Regione si muove e le misure attualmente a disposizione.
a) il consolidamento del processo di integrazione degli strumenti di sostegno economico per la vita indipendente e per l'abitare in autonomia con i servizi domiciliari e comunitari a ciclo diurno,
b) il contenimento del flusso di istituzionalizzazione delle persone disabili nelle strutture residenziali attraverso la verifica continua dell'appropriatezza delle prestazioni erogate e della durata dei ricoveri,
c) la promozione della connettività sociale delle persone disabili e l'utilizzo di tecnologie informatiche e ausilii dedicati per sostenere i percorsi di apprendimento, di socializzazione, di formazione professionale, di partecipazione alle attività associative e di inserimento nel mondo del lavoro, l'abbattimento delle barriere materiali e immateriali che concorrono a determinare il rischio di esclusione e di marginalità sociale delle persone con disabilità e anziani non autosufficienti,
d) il sostegno alle attività di integrazione sociale dei minori con disabilità, con il potenziamento della rete dei servizi di assistenza specialistica per l'integrazione scolastica e dei servizi a ciclo diurno per disabili giovani e adulti,
e) la previsione degli obiettivi di promozione dell' integrazione sociosanitaria di cittadini, pazienti psichiatrici, disabili psichici regolando e superando le direttive che negli ultimi anni hanno teso a prevedere l'ingresso e la permanenza in percorsi terapeutico-riabilitativi ad elevata e media intensità assistenziale sanitaria, a vantaggio di percorsi a bassa intensità assistenziale rivolti anche a favorire il reinserimento sociale e lavorativo.
Al fine di sostenere la domanda di servizi qualificati per le persone non autosufficienti, con riferimento alle prestazioni semiresidenziali nei centri socio-educativi e riabilitativi, a valenza socio-assistenziale e sociosanitaria, e alle prestazioni domiciliari integrate, sin dal 2013 è stata attivata dalla Regione Puglia la misura dei Buoni Servizio di Conciliazione per disabili e anziani non autosufficienti. I servizi coperti sono:
1) Servizi di assistenza domiciliare, a rilevanza sociale (SAD)
2) Servizi di assistenza domiciliare, a rilevanza sociosanitaria (ADI)
3) Centri diurni sociali e polivalenti per anziani e disabili
4) Centri diurni socioriabilitativi per anziani e disabili (art. 60 e 60 ter).
Dal 2017 è confermata la continuità e il rafforzamento alla domanda di servizi diurni e domiciliari di qualità per persone disabili, anziani e non-autosufficienti attraverso lo strumento del "Buono Servizio". Per l'annualità 2018-19 sono state allocate risorse per circa 30 Meuro e altrettanti saranno impiegati per l'annualità 2019-20.
E' altresì confermata, per il nuovo triennio di programmazione, la misura regionale di sostegno economico al carico di cura familiare "Assegno di cura per pazienti non autosufficienti gravissimi"
La misura, finanziata dal Fondo Nazionale Non Autosufficienza e dal Fondo Regionale Non Autosufficienza è costata circa 61 milioni di euro per l'annualità 2017-18 (circa 5.120 persone beneficiarie) e si prevede di spendere circa 30 milioni di euro per il 2018-2019, anche perché molti più utenti saranno indirizzati verso la nuova misura di sostegno al reddito ReD/Care Giver.
La Regione Puglia nell'ambito del progetto Qualify-care Puglia, ha avviato negli ultimi anni un percorso finalizzato alla costituzione di un modello regionale di intervento per favorire l'inclusione sociale e l'autonomia di persone con disabilità gravi che abbiano le capacità funzionali per intraprendere percorsi di studio, di lavoro, di partecipazione alla vita sociale della comunità locale, con riferimento sia al contesto domestico che al contesto di vita esterno. Tra le finalità è stata ricompresa anche quella diffondere un approccio innovativo e integrato agli interventi per l'Ambient Assisted Living e l'autonomia nella vita quotidiana degli anziani non autosufficienti. Con la prima sperimentazione PRO.V.I – Progetti di Vita Indipendente, avviata con la Del. G.R. n. 758/2013 si è avviato il modello di presa in carico integrata che ha raggiunto circa 250 disabili motori. La sperimentazione regionale dei PRO.V.I si è integrata con il fondo nazionale per la vita indipendente confluendo in un unico piano triennale per la vita indipendente come da Del. G.R. n. 1709/2016 "Piano di attività per il secondo periodo di attuazione del programma per i Progetti di Vita Indipendente (2016-2018) volto a favorire l'inclusione sociale e l'autonomia di persone con disabilità gravi sia motorie che sensoriali raggiungendo un utenza di circa 660 persone. La spesa media per biennio è di circa 6 Meuro; ciascun beneficiario riceve fino a un massimo di Euro 15.000,00.
Il triennio 2018-2020 sarà, inoltre, quello in cui la Puglia attuerà gli obiettivi del Piano Operativo per il "Dopo di Noi", approvato con Del. G.R. n. 351/2017 in attuazione della legge n. 112/2016, rivolgendo alle persone con disabilità senza il supporto familiare sia proposte di progetti individuali per la vita in autonomia presso il proprio domicilio, sia proposte di accoglienza in strutture di piccole dimensioni, anzi a dimensione familiare, da cui ripartire con progetti individuali di inclusione sociale e lavorativa, ovvero di assistenza per le particolari condizioni di fragilità psicofisica. La rete dei servizi per il "Dopo di Noi" a prevalente valenza sociale, quindi per persone con disabilità gravi ma non bisognose di prestazioni sanitarie ad elevata complessità, vedrà nei Comuni associati in Ambito territoriale il coordinamento degli interventi e la definizione dei progetti assistenziali individualizzati e dei progetti di inclusione.
Dopo la riforma "Del Rio" del sistema delle Province italiane e delle Città Metropolitane, la Regione ha assunto su di sé il coordinamento dell'attuazione degli interventi di assistenza specialistica per l'integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole medie superiori, che realizza mediante avvalimento delle Province e della Città Metropolitana. In Puglia, ormai in continuità dal 2016 si assicurano in servizi educativi, di sostegno alla comunicazione e di trasporto per gli alunni di scuola media superiore in numero pari a circa 2.100 utenti per una spesa media annua di 10.000.000,00 di euro, a cui si aggiungono annualmente circa 6,7 Meuro di stanziamento nazionale.
Alle medesime attività per gli altri ordini di scuola provvedono i Comuni nell'ambito dei rispettivi Piani Sociali di Zona, finanziati globalmente da Regione Puglia.
Sulla base di tali premesse e considerazioni, nell'ambito dei piani sociali di zona, si intende perseguire i seguenti obiettivi di servizio, formulati in questa sede, con specifico riferimento alle competenze sociali assegnate alle funzioni socioassistenziali dei Comuni:
a) Consolidare e ampliare il sistema di offerta domiciliare nei percorsi di cura e di intervento socio-assistenziale e socio-sanitario (Appropriatezza delle prestazioni socio sanitarie, riduzione dei ricoveri ospedalieri, personalizzazione della cura, sostegno concreto al ruolo centrale della famiglia nei percorsi di cura ADI e SAD);
b) Consolidare e potenziare il sistema di offerta e il sostegno alla domanda di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a ciclo diurno semi-residenziale e domiciliari attraverso lo strumento del Buono Servizio;
c) Consolidare e ampliare percorsi di autonomia per persone con disabilità gravi e l'abitare in autonomia per disabili gravi senza il supporto familiare (Pro.v.i e Dopo di Noi);
d) Consolidare e potenziare i servizi per l'integrazione scolastica e assistenza specialistica degli alunni con disabilità.