Formazione in agricoltura, «Profilare figure professionali competenti»
Coldiretti Puglia plaude al piano di azione regionale
giovedì 17 dicembre 2020
Nuovo passo nella formazione in Puglia con l'obiettivo di profilare figure professionali con competenze e qualifiche spendibili nel mercato del lavoro nei settori dell'agricoltura, dell'agroalimentare e dell'agriturismo, figure performanti in grado di rispondere, d'intesa con gli imprenditori, alle sfide del mercato interno e globale.
Plaude Coldiretti Puglia al piano di azione presentato dall'Assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo, intenzionato ad 'ascoltare' le esigenze delle imprese agricole per costruire corsi di formazione realmente rispondenti alle esigenze dell'agricoltura pugliese, attraverso un confronto continuo con gli altri assessorati regionali.
"Il settore agricolo in Puglia conta 1.220.000 occupati, impegnati nelle aziende agricole e negli agriturismi nei più disparati segmenti di attività. In uno scenario in veloce cambiamento, in cui la complessità delinea l'orizzonte dei fenomeni, non si intravede una sola direzione per il successo delle imprese. Il punto di partenza per il futuro del settore agricolo, per una ripresa dell'agricoltura e dell'agroalimentare pugliese, è il fattore imprenditoriale o meglio il fattore umano e l'educazione alla realtà", afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Far conoscere e valorizzare le opportunità occupazionali per la creazione di impresa ed occupazione nella filiera del cibo, dell'agricoltura multifunzionale e delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche pugliesi sono asset decisivi per Coldiretti Puglia che devono trovare adeguato sostegno.
"L'esigenza di una riqualificazione delle capacità analitiche e decisionali degli imprenditori e degli occupati, del capitale umano, dalla sua capacità progettuale e dall'innovazione – aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - sono necessarie ad affrontare i mutamenti sociali ed economici indotti dai nuovi modelli di regolamentazione internazionale e dalla profonda revisione della politica agraria europea".
Coldiretti lancia una proposta ampia per la ripresa del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché l'emergenza causata dal Covid ha fatto emergere la consapevolezza che l'agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell'ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.
Dai corsi più richiesti da dedicare alle lingue straniere, a quelli di lingua italiana per i lavoratori extracomunitari, dall'informatica al marketing strategico e operativo, dai meccanismi di filiera fino all'abbinamento cibo-vino, sono i principali fabbisogni formativi emersi nelle campagne pugliesi – conclude Coldiretti Puglia - che d'intesa con l'Assessore regionale alla Formazione Leo saranno portati avanti per arrivare alla concretizzazione di percorsi a beneficio delle aziende agricole e agrituristiche.
Plaude Coldiretti Puglia al piano di azione presentato dall'Assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo, intenzionato ad 'ascoltare' le esigenze delle imprese agricole per costruire corsi di formazione realmente rispondenti alle esigenze dell'agricoltura pugliese, attraverso un confronto continuo con gli altri assessorati regionali.
"Il settore agricolo in Puglia conta 1.220.000 occupati, impegnati nelle aziende agricole e negli agriturismi nei più disparati segmenti di attività. In uno scenario in veloce cambiamento, in cui la complessità delinea l'orizzonte dei fenomeni, non si intravede una sola direzione per il successo delle imprese. Il punto di partenza per il futuro del settore agricolo, per una ripresa dell'agricoltura e dell'agroalimentare pugliese, è il fattore imprenditoriale o meglio il fattore umano e l'educazione alla realtà", afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Far conoscere e valorizzare le opportunità occupazionali per la creazione di impresa ed occupazione nella filiera del cibo, dell'agricoltura multifunzionale e delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche pugliesi sono asset decisivi per Coldiretti Puglia che devono trovare adeguato sostegno.
"L'esigenza di una riqualificazione delle capacità analitiche e decisionali degli imprenditori e degli occupati, del capitale umano, dalla sua capacità progettuale e dall'innovazione – aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - sono necessarie ad affrontare i mutamenti sociali ed economici indotti dai nuovi modelli di regolamentazione internazionale e dalla profonda revisione della politica agraria europea".
Coldiretti lancia una proposta ampia per la ripresa del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché l'emergenza causata dal Covid ha fatto emergere la consapevolezza che l'agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell'ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.
Dai corsi più richiesti da dedicare alle lingue straniere, a quelli di lingua italiana per i lavoratori extracomunitari, dall'informatica al marketing strategico e operativo, dai meccanismi di filiera fino all'abbinamento cibo-vino, sono i principali fabbisogni formativi emersi nelle campagne pugliesi – conclude Coldiretti Puglia - che d'intesa con l'Assessore regionale alla Formazione Leo saranno portati avanti per arrivare alla concretizzazione di percorsi a beneficio delle aziende agricole e agrituristiche.