Ecotassa Puglia: stangata per il Comune di Minervino

Aliquota al massimo a 25,82 così come a Spinazzola. La più bassa a 5 a Trinitapoli

giovedì 7 gennaio 2016 13.35
A cura di Stefano Massaro
Una stangata negativa per la Città di Minervino: la tanto attesa Ecotassa della Regione Puglia, il tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani dovuto per l'anno 2015, viste le basse percentuali di Raccolta Differenziata del comune minervinese, sarà il più alto della Regione Puglia. Con determina dirigenziale del 17 dicembre scorso, infatti, il Dirigente della Sezione Ciclo Rifiuti e Bonifica, ha tracciato un punto della situazione sui rifiuti in Puglia e sulle aliquote da pagare per l'anno 2015.

A Minervino, infatti, toccherà un'aliquota pari a 25,82 così come Spinazzola nella BAT. Ad Andria, Barletta e Canosa, invece, il 5,17. A Trinitapoli toccherà l'aliquota più bassa in assoluto con 5,00. Tutti i comuni pugliesi sono, infatti, racchiusi in un range che va proprio da 5,00 a 25,82 per i comuni meno virtuosi. Restano nel limbo e con aliquote alte sia Bisceglie che Trani con 15 mentre per San Ferdinando di Puglia e Margherita di Savoia vi sarà un'aliquota pari a 6,97.

Il tributo speciale, lo ricordiamo, si applica quando i rifiuti solidi vengono conferiti in discarica, smaltiti in impianti di incenerimento senza recupero di energia, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati. L'ammontare dell'imposta è determinato moltiplicando il quantitativo di rifiuti conferiti in discarica (espresso in chilogrammi) per l'aliquota stabilita con legge regionale (per chilogrammo). La Città di Minervino ha prodotto, nel 2015 sino a novembre, oltre 3milioni e 300mila chilogrammi di rifiuti solidi urbani. Di questi quelli conferiti in discarica indifferenziati sono poco meno di 3milioni. L'Ecotassa è a carico dei Comuni e rientra nel totale complessivo della TARI. L'applicazione dell'Ecotassa, rinviata più volte dalla Regione stessa, attribuirà un onere maggiore a carico dei Comuni, e quindi dei cittadini, che non realizzeranno gli obiettivi di raccolta differenziata prefissati dalla legge.