Discarica Tufarelle, il Comune ricorre al Consiglio di Stato
I giudici amministrativi di secondo grado decideranno se Dupont energetica potrà realizzare l'impianto di trattamento di rifiuti speciali
lunedì 20 giugno 2022
17.15
Nuovo capitolo della vicenda relativa alla paventata realizzazione di una discarica in contrada Tufarelle, nel territorio di Minervino Murge. Il braccio di ferro tra l'impresa Bleu srl, in seguito trasformatasi in Società per Azioni e rinominata Dupont energetica, e il Comune murgiano risale ormai a oltre due decenni. Una prima richiesta di allargamento dell'impianto già esistente in agro di Canosa di Puglia, presentata alla fine degli anni '90, è alla base della lunga contesa che nel febbraio del 2021 sembrava essersi risolta con l'accoglimento, da parte del Consiglio di Stato, dei ricorsi proposti dai Comuni di Minervino Murge e Canosa di Puglia e il conseguente annullamento della determinazione dirigenziale della Provincia Bat che nel 2017 aveva autorizzato la realizzione dell'impianto di trattamento, smaltimento e stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi.
Dupont energetica ha riformulato la proposta e la Provincia, nel settembre 2021, ha rilasciato un nuovo parere favorevole alla Valutazione di impatto ambientale. Il Comune di Minervino Murge ha presentato ricorso al Tar della Puglia che però lo ha respinto con sentenza n° 811/22. L'avvocato Luigi Paccione, legale incaricato dall'Ente di seguire la questione, ha ritenuto sussistenti le condizioni per un ulteriore ricorso, questa volta al Consiglio di Stato. La Giunta guidata dal Sindaco Lalla Mancini, attraverso la delibera n° 63 di lunedì 20 giugno, ha deciso perciò di portare il caso all'esame dei giudici amministrativi di secondo grado.
Dupont energetica ha riformulato la proposta e la Provincia, nel settembre 2021, ha rilasciato un nuovo parere favorevole alla Valutazione di impatto ambientale. Il Comune di Minervino Murge ha presentato ricorso al Tar della Puglia che però lo ha respinto con sentenza n° 811/22. L'avvocato Luigi Paccione, legale incaricato dall'Ente di seguire la questione, ha ritenuto sussistenti le condizioni per un ulteriore ricorso, questa volta al Consiglio di Stato. La Giunta guidata dal Sindaco Lalla Mancini, attraverso la delibera n° 63 di lunedì 20 giugno, ha deciso perciò di portare il caso all'esame dei giudici amministrativi di secondo grado.