Discarica, braccio di ferro tra Grandaliano e Mennea

Il consigliere regionale: «Grandaliano si dimetta»

giovedì 14 febbraio 2019 0.35
Duro botta e risposta tra il direttore generale dell'Agenzia Regionale per i rifiuti Gianfranco Grandaliano, e il consigliere regionale del Partito Democratico Ruggiero Mennea in merito alla dislocazione dell'impianto per il trattamento dei rifiuti.

Già nelle scorse ore Mennea si era espresso respingendo la validità della proposta. A stretto giro gli aveva risposto Grandaliano, dichiarano. "Evidentemente il consigliere Mennea, nonostante la sua lunga esperienza da rappresentante istituzionale, non è al corrente dei recenti provvedimenti adottati dalla Regione Puglia. L'Agenzia ha, in questi mesi, provveduto ad adottare tutti gli atti propedeutici alla fase di progettazione invocata da Mennea, recepiti la settimana scorsa con apposita delibera di Giunta, che ha individuato la localizzazione degli impianti pubblici di trattamento rifiuti utili a soddisfare le esigenze del territorio e delle comunità locali".

"Tale provvedimento della Giunta regionale è la conclusione di un'attività complessa posta in essere dal dipartimento all'ambiente della Regione, d'intesa con Ager, che ha valutato tutti i siti candidati ad ospitare gli impianti valutandone l'idoneità sotto il profilo ambientale, paesaggistico e normativo".

"Su istanza del consigliere Mennea – conclude Grandaliano – la commissione competente mi ha convocato per riferire della questione impiantistica, salvo poi rinviare l'audizione. Resto a disposizione, come sempre avvenuto, per fornire ogni chiarimento alla commissione ambiente e al consigliere Mennea".

Non si è fatta attendere la risposta di Mennea, piccata e decisa, al punto da richiedere le dimissioni del direttore dell'Agenzia per i rifiuti.

"Ho inviato ben due richieste, anche in qualità di pubblico ufficiale, per avere informazioni sullo stato dell'arte della progettazione degli impianti pubblici per il trattamento dei rifiuti. Ma alle due richieste (una del 30 ottobre e l'altra del 13 novembre scorsi) non è arrivata alcuna risposta. A questo punto, proprio la mia lunga esperienza da rappresentante istituzionale mi porta a pensare non solo che il dg dell'Ager, Gianfranco Grandaliano, abbia scarso rispetto per le istituzioni, ma anche che la sua omissione nel rispondere sia come minimo un atto di sgarbatezza istituzionale e di negligenza rispetto al ruolo che gli è stato affidato. Ho appreso solo dalla stampa che sono state completate le procedure che riguardano la costruzione di nuovi impianti pubblici che gestiranno rifiuti sui territori".

"Si tratta - prosegue Mennea - di un atto gravissimo perché non soltanto non è stato condiviso con il Consiglio regionale preventivamente, ma perché è stata anche disattesa la legge regionale sulla partecipazione. Il risultato sarà una imposizione che parte dall'alto e vedrà i territori subire, probabilmente, le scelte dell'avvocato Grandaliano, il quale ha deciso come e dove fare gli impianti, in solitudine e senza coinvolgere i consiglieri regionali, i sindaci e i cittadini. Quindi - sottolinea - alla scorrettezza amministrativa si aggiunge il sopruso ai danni degli abitanti dei territori individuati per ospitare gli impianti. A questo punto, sarà proprio il dg Grandaliano a dover spiegare il perché dell'ubicazione degli impianti ai cittadini che si ritroveranno loro malgrado a subire la sua scelta. Io personalmente sarò dalla loro parte. Il suo sarcasmo può anche usarlo per altro, visto che – sottolinea - viene superpagato con centinaia di migliaia di euro dai pugliesi".

Per tutte queste ragioni ora Mennea chiede un provvedimento drastico. "Credo che l'avvocato Grandaliano farebbe bene a dimettersi – sostiene - perché ha dimostrato tutte le criticità negative specifiche del cattivo dirigente e, con il suo silenzio alle mie richieste di informazioni, ha certificato il sospetto che la fase di progettazione è stata tenuta secretata per non so quali ragioni". Il consigliere regionale Pd ribadisce che "certe scelte vanno spiegate politicamente alle comunità nei cui territori ricadranno gli impianti. Noi politici - aggiunge - non possiamo affrontare le contestazioni dei cittadini se non conosciamo la logica che sta dietro certe scelte. Per questo, l'avvocato Grandaliano si dimetta lasciando la 'scelta politica' a chi è stato legittimamente eletto dai cittadini, dal momento che lui è un semplice dirigente nominato dalla politica e pagato dagli stessi cittadini".

"Sul piano regionale dei rifiuti, durante il governo precedente, c'era stata – ricorda ancora l'esponente Pd - una lunga discussione con le comunità. Cosa che non è avvenuta questa volta. Proprio la mia lunga esperienza da rappresentate istituzionale, ora, mi porta a pensare che ad occuparsene ci sia una persona inadatta a quel ruolo".
"Quanto al rinvio dell'audizione in commissione Ambiente - precisa Mennea, rispondendo a un'altra affermazione di Grandaliano - la richiesta non è stata mia, ma dei dirigenti dell'assessorato competente che mi hanno chiesto di poter differire in quanto non erano pronti a rispondere alla domanda fatta mesi fa all'avvocato Grandaliano. Quindi un'ulteriore bugia per la quale – conclude - dovrebbe dimettersi".

Nel giro di pochi minuti Grandaliano ha a sua volta risposto con le seguenti dichiarazioni.

I processi di programmazione dell'impiantistica regionale sono stati ampiamente condivisi con il territorio, così come sono state rispettate, alla virgola, le procedure previste dalla normativa vigente".

Gianfranco Grandaliano, direttore di Ager, risponde così al consigliere Mennea, ricordando che "nel pieno rispetto della legge sulla partecipazione, l'assessorato all'ambiente, d'accordo con Ager e con il dipartimento competente, ha organizzato svariati incontri sul territorio e con le comunità locali, per condividere l'idea della Regione Puglia di un'impiantistica pubblica che riesca a chiudere il ciclo dei rifiuti in maniera virtuosa, secondo i dettami dell'economia circolare. E non solo: così come previsto dalla legge, la Regione Puglia ha aperto regolari procedure utili ad acquisire manifestazioni di interesse, da parte dei Comuni, ad accogliere determinate tipologie di impianti, a cui ha fatto seguito un'accurata istruttoria, conclusasi con il verbale sottoscritto nel gennaio scorso con l'assessore Stea e con il dipartimento competente, di localizzazione definitiva degli impianti, recepito dalla giunta con la delibera della scorsa settimana. Pertanto, come è facile intuire, non si è dato vita a nessun sopruso nei confronti dei cittadini, né si tratta di decisioni calate dall'alto".

Rispetto alle discariche, Grandaliano si dichiara "sorpreso" dalle dichiarazioni di Mennea, considerato che "nel piano impiantistico licenziato dalla Giunta Regionale non sono previste discariche, ma solo impianti per il trattamento di frazioni differenziate. Siamo fermamente convinti di quanto affermato in svariate occasioni: la Regione, e conseguentemente l'Ager, ha intenzione di puntare alla valorizzazione della raccolta differenziata attraverso la realizzazione di impianti tecnologicamente avanzati che permettano non solo di dar vita a una gestione del ciclo dei rifiuti sostenibile sia da un punto di vista economico che ambientale".

Infine, Grandaliano ribadisce come "su istanza del consigliere Mennea la commissione competente mi ha convocato per riferire della questione impiantistica, salvo poi rinviare l'audizione. Resto a disposizione, come sempre avvenuto, per fornire ogni chiarimento alla commissione ambiente e al consigliere Mennea".