Disabilità, concluso il laboratorio artistico della Caritas diocesana
Domenica 9 febbraio l'inaugurazione della mostra
domenica 2 febbraio 2020
Si è conclusa la quinta edizione del laboratorio artistico "Visibile" organizzato dalla Caritas diocesana, esperienza diventata una buona prassi all'interno delle attività relative all'ambito dell'inclusione dei diversabili, svoltasi anche a Minervino Murge e Canosa.
Il laboratorio si è tenuto presso la sede dell'Unitalsi di Andria, da settembre a dicembre 2019, coinvolgendo più di 15 partecipanti diversamente abili, ed è stato finalizzato a sviluppare le capacità espressive di tutti i partecipanti coinvolgendoli in un'attività di laboratorio in cui hanno potuto vivere l'arte, sviluppare la creatività, potenziare le proprie capacità e aumentare la propria autostima.
I lavori realizzati saranno esposti in una mostra nel Museo diocesano "San Riccardo" che sarà inaugurata domenica 9 febbraio alle ore 17.00 e sarà poi visitabile dall'11 al 16 febbraio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00.
"Visibile" a partire dal Giubileo del Perdono vissuto in Diocesi, vuole essere un'opera per conoscere il volto di una povertà ai margini, poco visibile, e al tempo stesso vuole recuperare una nuova forma di evangelizzazione quale la "via pulchritudinis", come ci suggerisce papa Francesco in Evangelii Gaudium.
«L'arte permette alle persone di esprimere emozioni, stati d'animo, sogni. Consente di sfogare tensioni, felicità o di rilassarsi. Ogni artista sa quanto è liberatorio imprimere immagini cariche di significato su una tela, un foglio. Chi ama la pittura trova in questa disciplina un rifugio sicuro, una fuga dal mondo, un modo per incanalare le energie e liberarle in armonia attraverso segni, colori, pennellate decise o appena visibili. L'arte, espressione di bellezza, include tutti. La via della bellezza consente a tutti di essere visibili» - ha dichiarato la maestra d'arte Ornella Ruta che ha tenuto il laboratorio, suddiviso in 3 fasi.
Nella prima i partecipanti hanno avuto modo di sperimentare la Dot Art, una tecnica di pittura tradizionale utilizzata dagli aborigeni australiani che consiste nello stendere prima uno fondo di colore uniforme e successivamente riempire gli spazi accostando tanti punti di colore e di dimensioni diverse; la seconda fase ha visto invece la creazione di dipinti aventi come soggetto diversi paesaggi realizzati usando la tecnica delle sfumature. Nell'ultima fase, infine, sono stati realizzati diversi manufatti natalizi utilizzando materiale da riciclo.
I partecipanti, supportati costantemente dai volontari, hanno dimostrato uno straordinario interesse ed un impegno costante che hanno premesso di realizzare stupendi elaborati e di liberare straordinari talenti. L'entusiasmo non è mai mancato e il clima relazionale generale è sempre stato positivo. Il laboratorio è stato un'occasione fondamentale di condivisione e di incontro, che ha permesso di accrescere il benessere psico-fisico di tutti i partecipanti.
Il laboratorio si è tenuto presso la sede dell'Unitalsi di Andria, da settembre a dicembre 2019, coinvolgendo più di 15 partecipanti diversamente abili, ed è stato finalizzato a sviluppare le capacità espressive di tutti i partecipanti coinvolgendoli in un'attività di laboratorio in cui hanno potuto vivere l'arte, sviluppare la creatività, potenziare le proprie capacità e aumentare la propria autostima.
I lavori realizzati saranno esposti in una mostra nel Museo diocesano "San Riccardo" che sarà inaugurata domenica 9 febbraio alle ore 17.00 e sarà poi visitabile dall'11 al 16 febbraio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00.
"Visibile" a partire dal Giubileo del Perdono vissuto in Diocesi, vuole essere un'opera per conoscere il volto di una povertà ai margini, poco visibile, e al tempo stesso vuole recuperare una nuova forma di evangelizzazione quale la "via pulchritudinis", come ci suggerisce papa Francesco in Evangelii Gaudium.
«L'arte permette alle persone di esprimere emozioni, stati d'animo, sogni. Consente di sfogare tensioni, felicità o di rilassarsi. Ogni artista sa quanto è liberatorio imprimere immagini cariche di significato su una tela, un foglio. Chi ama la pittura trova in questa disciplina un rifugio sicuro, una fuga dal mondo, un modo per incanalare le energie e liberarle in armonia attraverso segni, colori, pennellate decise o appena visibili. L'arte, espressione di bellezza, include tutti. La via della bellezza consente a tutti di essere visibili» - ha dichiarato la maestra d'arte Ornella Ruta che ha tenuto il laboratorio, suddiviso in 3 fasi.
Nella prima i partecipanti hanno avuto modo di sperimentare la Dot Art, una tecnica di pittura tradizionale utilizzata dagli aborigeni australiani che consiste nello stendere prima uno fondo di colore uniforme e successivamente riempire gli spazi accostando tanti punti di colore e di dimensioni diverse; la seconda fase ha visto invece la creazione di dipinti aventi come soggetto diversi paesaggi realizzati usando la tecnica delle sfumature. Nell'ultima fase, infine, sono stati realizzati diversi manufatti natalizi utilizzando materiale da riciclo.
I partecipanti, supportati costantemente dai volontari, hanno dimostrato uno straordinario interesse ed un impegno costante che hanno premesso di realizzare stupendi elaborati e di liberare straordinari talenti. L'entusiasmo non è mai mancato e il clima relazionale generale è sempre stato positivo. Il laboratorio è stato un'occasione fondamentale di condivisione e di incontro, che ha permesso di accrescere il benessere psico-fisico di tutti i partecipanti.