Diga del Locone, Marmo: «Il governo regionale salvaguardi la risorsa idrica pugliese»

Necessaria subito la messa in sicurezza, il richiamo del consigliere di Forza Italia

martedì 31 gennaio 2017 13.39
"In attesa che il tempo – che è gentiluomo – presenti il conto di una normativa perversa come quella, appena licenziata, sui Consorzi di Bonifica, è necessario che il Governo Regionale non si sottragga alle sue prerogative in materia di assetto idrico territoriale ed affronti di petto alcune emergenze non più differibili. D'altro canto, in questo lungo periodo di carenza di risorse finanziarie sono venuti meno quasi tutti gli interventi di manutenzione degli impianti, con conseguente aggravamento dei rischi ambientali".

Così il consigliere regionale di Forza Italia, Nino Marmo. "Va innanzitutto affrontata la questione della messa in sicurezza della Diga del Locone - prosegue - attraverso lo stanziamento di risorse immediate per un nuovo progetto di gestione e manutenzione della stessa Diga. Presso l'ex Agensud sussistono finanziamenti per sostenere la funzionalità dei grandi impianti idrici ed il Locone necessita oggi di un intervento tempestivo, a causa della grande quantità di materiale di risulta e di terra accumulatasi negli anni alle spalle dello scarico di fondo. Ed in questi casi il rischio per l'ambiente è sempre dietro l'angolo.

Altra priorità è rappresentata dal mancato completamento dell'Invaso del Saglioccia, tra Santeramo ed Altamura. Trattasi di una infrastruttura di importanza strategica per il comparto agricolo, per la quale è pendente un finanziamento di circa 5 milioni di euro presso la sezione di Napoli del Servizio Nazionale Dighe. Ed allora il Governo Regionale si attivi una volta per tutte, perché quell'opera può essere raccordata con una rete irrigua già esistente sul territorio portando grande giovamento al comparto agricolo e zootecnico dell'area. Non è infine irrilevante – alla luce del progettato passaggio della funzione irrigua ad Aqp – che il Governo dia conto di un già avviato scambio di acqua da Aqp verso il Consorzio Terre d'Apulia, nel Tarantino, e viceversa da Terre d'Apulia verso Aqp dall'invaso del Locone. Quando, come e perché è stato siglato tale accordo? A quali condizioni economiche? Ed i pagamenti risultano reciprocamente onorati?

La morale è una sola: essere al fianco degli agricoltori nell'attuale congiuntura economica significa supportarli con una risorsa idrica adeguata, funzionale e economica. Tutto il contrario - conclude Marmo - di chi sembra interessato, piuttosto, al futuro ed alle fortune dell'Acquedotto Pugliese!".