Consumo spropositato di acqua pubblica, SìAmo Minervino in prima linea

«Abbiamo riscontrato alcune situazioni anomale in città»

venerdì 24 marzo 2017
«In questi primi mesi l'Amministrazione Mancini è costantemente al lavoro per attuare il cambiamento. Cambiamento che si realizza partendo dall'analisi della gestione esistente, dove davvero se ne trovano di tutti i colori, tipo mezzi impacchettati e inutilizzati, gestioni di servizi importanti come quello dei rifiuti mai controllati e mai sanzionati per le gravi inadempienze, o appalti affidati senza il rispetto delle regole come quello dei parcheggi». Si legge nella nota diffusa dal coordinamento SìAmo Minervino.

«Appare evidente come per cambiare le cose, responsabilità che ci siamo assunti e per la quale stiamo lavorando con tutte le nostre energie ogni giorno, occorre attraversare una fase di transizione, o in alcuni casi di vera e propria lotta, che è difficile da sopportare da noi cittadini perché vediamo le inefficienze, ma sono passaggi obbligati per giungere a una soluzione. E presto ci arriveremo, andando a cambiare in pochi mesi situazioni incacrenitesi per decenni. Ma questa volta vi vogliamo raccontare di un'altra questione, quella del consumo spropositato di acqua pubblica pagata dal nostro Comune, ovvero con le nostre tasche. Ci siamo resi conto di alcune situazioni anomale che ci sono balzate subito agli occhi.

Ad esempio per l'utenza dell'irrigazione della villetta al Monumento ai Caduti in piazza Gramsci nel marzo 2016 arriva una bolletta riferita ai tre mesi precedenti di € 4.543 come se si stessero innaffiando decine di ettari di terreno. Per fare un paragone, per l'utenza di acqua per tutta la Villa Faro si spendono in media 3.000 euro a trimestre. Cifra anch'essa spropositata, ma serve a rendersi conto del totale spreco di risorse pubbliche. O addirittura abbiamo verificato che nel dicembre 2015 il Comune ha pagato una bolletta di € 8.239,34 di acqua riferita a un allaccio comunale presso la Madonna del Sabato, non sappiamo per quale finalità pubblica. Per rimanere nelle vicinanze dovete sapere, cari cittadini, che anche al Mattatoio di via Lavello, il Comune paga l'acqua e come se la paga: dal 2015 al 2016 si calcola una media di 1000 euro a trimestre, in una struttura completamente chiusa! Ma dove è andata a finire tutta quest'acqua? Chi la ha utilizzata? E soprattutto, possibile che nessuno si era accorto di questo incredibile spreco? Noi proprio per dimostrare che non vogliamo solo accusare chi ci ha preceduto, ma che ci stiamo adoperando per cambiare le cose, dopo esserci accorti di queste incredibili anomalie e sprechi di denaro pubblico in acqua (roba da matti…), abbiamo iniziato a controllare, grazie alla collaborazione di alcuni impiegati comunali, non solo queste 4 utenze citate ma tutte le utenze in capo al Comune, dalle fontane, agli uffici e scuole, alle sedi sportive e culturali di proprietà dell'Ente. E stiamo programmando un'attività di controllo e razionalizzazione che per ora hanno portato a un risparmio di circa 20.000 euro.

Sapete oggi a quanto ammontano le ultime fatture dell'acquedotto in riferimento alle 4 utenze citate nell'ultimo trimestre?
• Villetta S. Michele: € - 250.93 (in credito dopo controlli)
• Faro: € 279
• Madonna del sabato: € 0 – dismessa (con crediti di 2.503,98)
• Mattatoio: € 124

Cifre molto più ragionevoli e realistiche per tali servizi rispetto al consumo spropositato degli ultimi anni. Questo, sullo spreco di acqua, è solo un esempio del mancato controllo della gestione del nostro Ente nel recente passato e del cambiamento della musica in atto. A chi continua ad accusarci di non saper amministrare rispondiamo semplicemente che lezioni da loro o dai loro nipoti politici sicuramente non ne vogliamo».