Consultazioni Emiliano

Ieri sera terminati gli incontri con le liste civiche e i partiti minori

mercoledì 1 luglio 2015 11.51
A cura di Savio Scarpa
Si sono conclusi gli incontri programmatici del presidente Emiliano con le forze della maggioranza. Tra i partiti minori, sono stati ascoltati Francesco Corallo del Partito Pensionati e Invalidi, Aurelio Pace dei Popolari per l'Italia e Franco De Mario, Mariano Leone e Geremia Buonarota del PCdI. Emiliano ha ascoltato le proposte dei partiti che non hanno eletto esponenti in Consiglio e ha assicurato che le migliori idee di tutti troveranno cittadinanza nell'azione di governo.

A seguire, l'incontro con la delegazione di La Puglia con Emiliano e di Emiliano Sindaco di Puglia, le due liste civiche che hanno ottenuto un rilevante successo in termini di voti e di eletti. Per la Puglia con Emiliano sono intervenuti Leo di Gioia, assessore uscente e i consiglieri (in attesa di proclamazione come lo stesso di Gioia) Nunziante, Vizzino, Zinni, Pendinelli e Liviano. Per "Sindaco di Puglia" (sempre in attesa di proclamazione), Pisicchio, Pellegrino e Turco. Presente anche Silvestro Mezzina, del Partito Socialista, che ha appoggiato quest'ultima lista. «Faccio i complimenti a questa parte importante della coalizione – ha detto al termine il presidente Emiliano – che nei fatti, rappresenta quasi un terzo della maggioranza consiliare e che è riuscita a trovare oltre 220mila voti. Ho sempre detto che le liste civiche sono in pratica un allargamento dello stesso Pd e che quindi non potranno mai essere in contrapposizione con il Pd e con il centrosinistra in tutti i comuni e nei territori. Per questo apprezzo la convergenza sia sulle questioni della riforma istituzionale, che sulle modalità di composizione numerica della giunta che viene interamente rimessa al presidente, che sul presidio sul territorio. Importantissimo quest'ultimo tema, per il quale raccomando agli eletti una cura particolare anche coinvolgendo chi non è riuscito a raggiungere uno scranno consiliare: senza i non eletti e i loro voti, nessuno sarebbe stato eletto. Questo ce lo dobbiamo ricordare sempre».