Chiuse le indagini su presunti appalti truccati
Nove gli indagati. Coinvolto l'ex assessore regionale Caracciolo e il dirigente dell'ARO BAT2
martedì 19 novembre 2019
21.13
Chiuse le indagini della Procura di Bari su presunti appalti truccati nelle quali sono coinvolte nove persone tra le quali l'ex assessore regionale Filippo Caracciolo.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di concorso in turbativa d'asta, corruzione e falso con riferimento a due presunte gare truccate per la costruzione di una scuola a Corato e di un impianto per trattamento rifiuti ad Andria. Caracciolo rimise le deleghe da assessore nel febbraio 2018, all'indomani dell'avviso di garanzia da parte della magistratura barese.
Nell'inchiesta, coordinata dalla pm Salvina Toscani, sono indagati, oltre Caracciolo, l'ex direttore generale di Arca Puglia, Sabino Lupelli, gli imprenditori Massimo e Amedeo Marino Onofrio Manchisi, il dirigente comunale di Barletta Donato Lamacchia, gli imprenditori Alessandro Ermini e Rossano Dell'Innocenti, l'ex direttore generale di Amiu Puglia Antonio Di Biase, Il dirigente tecnico dell'Aro 2 Bat dei Comuni di Andria, Minervino Murge, Spinazzola e Canosa di Puglia Antonio Dibari.
L'inchiesta è nata da un altro procedimento su un presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell'Arca Puglia, l'agenzia regionale che gestisce le case popolari, nell'ambito del quale l'ex dg Lupelli e l'imprenditore Massimo Manchisi hanno patteggiato la pena.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di concorso in turbativa d'asta, corruzione e falso con riferimento a due presunte gare truccate per la costruzione di una scuola a Corato e di un impianto per trattamento rifiuti ad Andria. Caracciolo rimise le deleghe da assessore nel febbraio 2018, all'indomani dell'avviso di garanzia da parte della magistratura barese.
Nell'inchiesta, coordinata dalla pm Salvina Toscani, sono indagati, oltre Caracciolo, l'ex direttore generale di Arca Puglia, Sabino Lupelli, gli imprenditori Massimo e Amedeo Marino Onofrio Manchisi, il dirigente comunale di Barletta Donato Lamacchia, gli imprenditori Alessandro Ermini e Rossano Dell'Innocenti, l'ex direttore generale di Amiu Puglia Antonio Di Biase, Il dirigente tecnico dell'Aro 2 Bat dei Comuni di Andria, Minervino Murge, Spinazzola e Canosa di Puglia Antonio Dibari.
L'inchiesta è nata da un altro procedimento su un presunto giro di tangenti in cambio di appalti dell'Arca Puglia, l'agenzia regionale che gestisce le case popolari, nell'ambito del quale l'ex dg Lupelli e l'imprenditore Massimo Manchisi hanno patteggiato la pena.