Calcolo della pensione, in arrivo le buste arancioni dell'Inps
L'obiettivo è rendere consapevoli e vigili i cittadini
martedì 26 aprile 2016
9.53
Inizieranno ad arrivare da oggi le prime delle 150.000 "buste arancioni" inviate dall'Inps per informare gli italiani su quando andranno in pensione e soprattutto con quanto. L'Inps punta proprio a rendere tutti "edotti" della propria situazione finanziaria futura e quindi magari qualcuno potrebbe decidere di "integrare" con una pensione privata.
L'annuncio delle prime spedizioni è stato confermato nei giorni scorsi proprio dall'istituto guidato da Tito Boeri in un tweet in cui appunto si annunciava l'avvio delle spedizione delle prime 150mila lettere con la simulazione standard dell'assegno futuro e della data di uscita. Le buste, spiegavano dall'Istituto, saranno inviate su tutto il territorio nazionale, senza Regioni o Comuni pilota, per rendere il più capillare possibile la loro diffusione. Sempre dall'Inps spiegavano che per la consegna della gran parte di questo primo "pacchetto" bisognerà aspettare appunto i giorni successivi al weekend del 25 aprile.
L'invio delle buste sarà casuale relativamente all'età e alla professione dei destinatari. Ovviamente, le spedizioni sono dirette solo a quanti non sono digitalizzati, cioè muniti del pin dell'Inps o dello Spid, la password unica che permette l'accesso online ai diversi servizi della pubblica amministrazione. All'interno, chi riceverà la busta, troverà una lettera di tre pagine, con la storia contributiva (e il consiglio a controllare l'estratto conto), la previsione della data di uscita, l'importo dell'assegno e del rapporto tra busta paga e quanto si avrà in tasca una volta a riposo. L'obiettivo dichiarato è rendere consapevoli e quindi vigili i cittadini.
L'annuncio delle prime spedizioni è stato confermato nei giorni scorsi proprio dall'istituto guidato da Tito Boeri in un tweet in cui appunto si annunciava l'avvio delle spedizione delle prime 150mila lettere con la simulazione standard dell'assegno futuro e della data di uscita. Le buste, spiegavano dall'Istituto, saranno inviate su tutto il territorio nazionale, senza Regioni o Comuni pilota, per rendere il più capillare possibile la loro diffusione. Sempre dall'Inps spiegavano che per la consegna della gran parte di questo primo "pacchetto" bisognerà aspettare appunto i giorni successivi al weekend del 25 aprile.
L'invio delle buste sarà casuale relativamente all'età e alla professione dei destinatari. Ovviamente, le spedizioni sono dirette solo a quanti non sono digitalizzati, cioè muniti del pin dell'Inps o dello Spid, la password unica che permette l'accesso online ai diversi servizi della pubblica amministrazione. All'interno, chi riceverà la busta, troverà una lettera di tre pagine, con la storia contributiva (e il consiglio a controllare l'estratto conto), la previsione della data di uscita, l'importo dell'assegno e del rapporto tra busta paga e quanto si avrà in tasca una volta a riposo. L'obiettivo dichiarato è rendere consapevoli e quindi vigili i cittadini.