Biblioteca, l'attacco dei Giovani Democratici: «Siamo tornati all'anno zero»
Il segretario Veglia stigmatizza la riduzione degli orari di apertura
mercoledì 24 gennaio 2018
17.43
Dal 22 gennaio gli orari della biblioteca sono stati ridimensionati. «Un taglio drastico» secondo Luigi Veglia, segretario dei Giovani Democratici di Minervino Murge, che in una nota stampa stigmatizza il provvedimento adottato dalla sindaca Mancini, ricordando invece la disponibilità dell'amministrazione Superbo a disporre cinque aperture pomeridiane della biblioteca stessa.
Questo è quanto scrivono in Giovani Democratici.
«Da lunedì scorso, 22 gennaio, l'orario di apertura della biblioteca comunale ha subito un drastico cambiamento in negativo dato che l'amministrazione comunale, nella persona della Sindaca Mancini (è lei che detiene l'assessorato alla biblioteca), ha deciso di ridurre le ore di apertura della biblioteca, portando così da 5 a 3 le aperture pomeridiane.
La sciagurata decisione va a svantaggio dei tanti utenti, perlopiù giovani, che ogni pomeriggio si recano in biblioteca con l'intento di consultare libri e giornali, dedicare il proprio tempo libero alla lettura o allo studio» si legge nella nota
«Circa due anni fa – afferma il Segretario dei GD Luigi Veglia - con una proposta dei Giovani Democratici prontamente accolta dall'Amministrazione Superbo, si cercava di offrire ai minervinesi un servizio biblioteca efficiente e funzionale portando le aperture pomeridiane da 3 a 5, ponendo attenzione soprattutto alle esigenze dei più giovani che in quelle ore dedicano il loro tempo allo studio, ma anche a chiunque avesse avuto voglia di consultare libri o studiare. Con il provvedimento adottato negli scorsi giorni l'Amministrazione Mancini ha deciso di tornare all'Anno Zero e, così facendo, non ha voluto scommettere sulla cultura e l'informazione dei minervinesi.
Da notizie apprese sembra che la decisione sia stata assunta per la prossima quiescenza di alcuni dipendenti della biblioteca; a tal proposito sarebbe apprezzabile sapere se eventuali nuove assunzioni andrebbero a sostituire l'organico che si avvia al pensionamento: è auspicabile che si consultino a riguardo dapprima le parti sociali – associazioni e parrocchie – che guardano con attenzione alla fetta più giovane della popolazione minervinese.
Nell'amministrare una comunità cittadina – conclude Veglia - non si investe sulla cultura salendo e scendendo da dei palchi o prendendo la parola ad ogni evento pubblico, ma in tutt'altro modo: è per questo che ci auguriamo che l'orario di apertura della biblioteca torni ad essere come prima».
Questo è quanto scrivono in Giovani Democratici.
«Da lunedì scorso, 22 gennaio, l'orario di apertura della biblioteca comunale ha subito un drastico cambiamento in negativo dato che l'amministrazione comunale, nella persona della Sindaca Mancini (è lei che detiene l'assessorato alla biblioteca), ha deciso di ridurre le ore di apertura della biblioteca, portando così da 5 a 3 le aperture pomeridiane.
La sciagurata decisione va a svantaggio dei tanti utenti, perlopiù giovani, che ogni pomeriggio si recano in biblioteca con l'intento di consultare libri e giornali, dedicare il proprio tempo libero alla lettura o allo studio» si legge nella nota
«Circa due anni fa – afferma il Segretario dei GD Luigi Veglia - con una proposta dei Giovani Democratici prontamente accolta dall'Amministrazione Superbo, si cercava di offrire ai minervinesi un servizio biblioteca efficiente e funzionale portando le aperture pomeridiane da 3 a 5, ponendo attenzione soprattutto alle esigenze dei più giovani che in quelle ore dedicano il loro tempo allo studio, ma anche a chiunque avesse avuto voglia di consultare libri o studiare. Con il provvedimento adottato negli scorsi giorni l'Amministrazione Mancini ha deciso di tornare all'Anno Zero e, così facendo, non ha voluto scommettere sulla cultura e l'informazione dei minervinesi.
Da notizie apprese sembra che la decisione sia stata assunta per la prossima quiescenza di alcuni dipendenti della biblioteca; a tal proposito sarebbe apprezzabile sapere se eventuali nuove assunzioni andrebbero a sostituire l'organico che si avvia al pensionamento: è auspicabile che si consultino a riguardo dapprima le parti sociali – associazioni e parrocchie – che guardano con attenzione alla fetta più giovane della popolazione minervinese.
Nell'amministrare una comunità cittadina – conclude Veglia - non si investe sulla cultura salendo e scendendo da dei palchi o prendendo la parola ad ogni evento pubblico, ma in tutt'altro modo: è per questo che ci auguriamo che l'orario di apertura della biblioteca torni ad essere come prima».