Beni per 2 milioni di euro sequestrati dalla Direzione Investigativa Antimafia
Appartengono a un 48enne di Andria. Per gli investigatori sono di provenienza illecita
lunedì 18 novembre 2019
10.50
Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Bari hanno proceduto al sequestro di beni mobili e immobili, di un complesso aziendale e di disponibilità finanziarie per circa due milioni di euro nei confronti di un uomo di 48 anni di Andria,Vincenzo Di Bisceglie, al quale si attribuiscono rapine e furti di grande valore anche nel nord dell'Italia.
Sottoposto a indagini sin dagli inizi degli anni '90 per reati di furto a bancomat e riciclaggio di denaro, l'uomo nel giugno del 2018 fu raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione "Odissea Bancomat" con l'accusa di aver fatto saltare in aria uno sportello bancomat di Rionero in Vulture e di aver portato via il denaro.
Il provvedimento di sequestro, emesso in base alla normativa antimafia dal Tribunale di Bari, Sezione per le Misure di Prevenzione, ed eseguito con la collaborazione di personale delle stazioni Carabinieri di Andria e Minervino Murge, ha interessato 48 unità immobiliari, in prevalenza appezzamenti di terreno seminativi, un'azienda agricola zootecnica operante anche nella coltivazione cerealicola, autovetture e disponibilità finanziarie.
La DIA di Bari ha rilevato che il 48enne nel corso degli anni ha effettuato investimenti sproporzionati e quindi ritenuti di provenienza illecita a fronte di un reddito che non avrebbe nemmeno consentito la sopravvivenza della sua famiglia.
Sottoposto a indagini sin dagli inizi degli anni '90 per reati di furto a bancomat e riciclaggio di denaro, l'uomo nel giugno del 2018 fu raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione "Odissea Bancomat" con l'accusa di aver fatto saltare in aria uno sportello bancomat di Rionero in Vulture e di aver portato via il denaro.
Il provvedimento di sequestro, emesso in base alla normativa antimafia dal Tribunale di Bari, Sezione per le Misure di Prevenzione, ed eseguito con la collaborazione di personale delle stazioni Carabinieri di Andria e Minervino Murge, ha interessato 48 unità immobiliari, in prevalenza appezzamenti di terreno seminativi, un'azienda agricola zootecnica operante anche nella coltivazione cerealicola, autovetture e disponibilità finanziarie.
La DIA di Bari ha rilevato che il 48enne nel corso degli anni ha effettuato investimenti sproporzionati e quindi ritenuti di provenienza illecita a fronte di un reddito che non avrebbe nemmeno consentito la sopravvivenza della sua famiglia.