Beni culturali della Regione: la città di Minervino candida il "Faro"

La richiesta ammessa a verifica ma stoppata perchè al 180esimo posto

mercoledì 23 settembre 2015 16.42
Un patrimonio da difendere, da valorizzare ed in grado di creare economie sui territori. E' stato questo l'obiettivo del bando proposto dalla Regione Puglia da circa 17 milioni di euro ed a disposizione dei comuni pugliesi proprio per il restauro e la valorizzazione dei beni architettonici e artistici di proprietà. Dal 1 settembre al 15 settembre c'è stata la possibilità di presentare il proprio elaborato e, sui 219 progetti presentati, vi è stato anche il Comune di Minervino Murge. La candidatura ha previsto il restauro ed il risanamento conservativo del monumento "Faro".

Sui 219 progetti presentati sono 151 quelli ammessi alle verifiche documentali mentre gli altri sono stati stoppati sul nascere per errori, mancanze o non corrispondenza degli enti proponenti. Ma, purtroppo, pur essendo stato ammesso a verifica documentale, il progetto del Comune di Minervino Murge è giunto in Regione solo l'8 settembre alle ore 8 circa quindi solo in 180esima posizione e non sarà, per ora, considerato tra quelli papabili per il finanziamento. La Regione Puglia, infatti, ammetterà a verifica solo i primi 44 progetti giunti in ordine cronologico con il primo, quello del comune di Soleto, giunto proprio allo scoccare della mezzanotte del 1 settembre.

Nella BAT diversi sono stati i progetti ammessi a verifica ma solo quello di Trani con forniture, servizi e lavori accessori per il potenziamento dell'offerta di servizi al visitatore del palazzo delle arti Beltrami (pinacoteca Ivo Scaringi), sarà considerato in questa prima fase di valutazione. Tra gli altri progetti dei comuni della BAT vi è il secondo lotto funzionale dell'ex Macello del Comune di Andria in trasformazione a Teatro Comunale o l'innovativa idea di Spinazzola per il Recupero e restauro delle pertinenze con qualificazione del contesto architettonico‐urbanistico‐ambientale con valorizzazione integrata del patrimonio territoriale. Margherita di Savoia ha pensato ai lavori ristrutturazione del Torrione d'avvistamento e fruizione del centro visite sull'archeologia marina mentre Barletta al restauro ed adeguamento funzionale delle strutture sceniche del Teatro Giuseppe Curci. Per concludere, invece, Trinitapoli ha avuto lo stop al progetto di recupero e valorizzazione del Museo civico, già nella fase di preselezione vista l'assenza dell'istanza stessa integrata solo da una dichiarazione e nulla più.

Ora i progetti ammessi saranno valutati da apposita commissione che ne decreterà la graduatoria con l'eventuale finanziamento. Graduatoria formata in base al rispetto delle finalità proposte come il potenziamento della valorizzazione e fruizione dei beni su cui si interviene, il contesto territoriale di appartenenza o la loro capacità di stimolare l'occupazione e l'economia locale per attivare le filiere produttive associate alla fruizione culturale e promuovere la valorizzazione integrata del patrimonio territoriale.