Arriva a Minervino “PesciolinoRosso”, per dire no alle droghe

Papà Gianpietro racconta la storia di suo figlio Ema per incentivare un dialogo aperto e costruttivo tra genitori e figli

giovedì 28 marzo 2019 11.51
Una testimonianza di vita, per cercare di condividere l'idea che non solo possiamo sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita ci possono rendere migliori, perchè quello che oggi sembra farci cadere può essere quello che domani ci aiuterà a stare in piedi.

È la testimonianza di Gianpietro Ghidini, papà di Emanuele, scomparso all'età di 16 anni dopo aver assunto droga.

Gianpietro porterà la sua storia e quella di suo figlio a Minervino Murge, in un pubblico incontro che si terrà nel Palazzetto dello Sporto il 2 aprile 2019 alle 11.

"Lasciami volare" è una iniziativa voluta dall'associazione no profiti "Amati ama lasciati amare" ed dedicata alla complessa tematica del rapporto genitori-figli. Sarà ospite Gianpietro Ghidini, Presidente della Fondazione EMA PesciolinoRosso. Papà Gianpietro, attraverso la storia del figlio Emanuele, prematuramente scomparso all'età di sedici anni, porterà la propria testimonianza di vita con l'obiettivo di incentivare un dialogo aperto e costruttivo e abbattere il muro che spesso si può creare tra genitori e figli, in particolar modo nell'età adolescenziale.

Sino ad oggi, Papà Gianpietro si è presentato al pubblico in oltre 1000 incontri ed ha raccontato a più di 300,000 tra genitori e studenti, la toccante storia di suo figlio Emanuele.

La notte del 23 novembre 2013 Emanuele, sedicenne, partecipa ad una festa con amici maggiorenni che gli offrono della droga, lui la prova, e nella strada di ritorno si getta nel fiume Chiese che scorre vicino a casa. Lo ritroveranno privo di vita dopo dieci ore di ricerche.

A seguito di un sogno, papà Gianpietro crea la Fondazione "Ema.PesciolinoRosso" che chiama in questo modo per ricordare proprio il punto in cui si è lanciato nel fiume Ema. Quel luogo, infatti, è stato protagonista di un ricordo d'infanzia di Emanuele. A 6 anni vide nello stagno di casa, uno dei suoi pesciolini rossi che stava morendo e con il papà decisero di gettarlo nel fiume li vicino per dargli una nuova vita, ma qui un'anatra lo divorò.

Dopo la morte di suo figlio, Giampietro Ghidini scrive un libro: "Lasciami volare" e gira l'Italia per cercare di condividere l'idea che non solo possiamo sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita ci possono rendere migliori, perchè quello che oggi sembra farci cadere può essere quello che domani ci aiuterà a stare in piedi.

L'incontro gode del patrocinio del Comune di Minervino Murge e della collaborazione del Liceo Fermi e dell'istituto comprensivo "Mazzini - Pietrocola".