A Minervino Murge piovono cartelle pazze dalla Soget
I cittadini chiedono chiarimenti, mentre MinervinoPiù attribuisce le responsabilità all'amministrazione Mancini
sabato 15 gennaio 2022
Solo lo scorso dicembre il Comune di Minervino Murge informava della possibilità di richiedere agevolazioni in merito al pagamento dei tributi alla Soget per l'anno 2021. A distanza di meno di un mese è pioggia di cartelle esattoriali "di accertamento" che vedono i cittadini di Minervino morosi nei confronti dell'azienda che gestisce i tributi.
Per l'esattezza, stando a quanto riportato nelle cartelle, in seguito ad accertamenti effettuati dalla Soget, i minervinesi avrebbero effettuato interventi di ampliamento della superficie delle loro case senza darne comunicazione. Sarebbero, quindi, non solo colpevoli di mancata dichiarazione, ma anche morosi nei confronti dell'agenzia di tutte le somme pregresse di Tari non versate, delle spese di mora per omesse dichiarazioni, e degli interessi maturati. Un pagamento che fa riferimento ai 5 anni dal 2016 al 2020 che andrebbe a gravare pesantemente sulle spalle dei cittadini.
Un caso insolito dato che gli stessi cittadini non avrebbero effettuato alcun lavoro di ampliamento delle loro abitazioni per diverse decine di metri quadri, come rilevato dall'agenzia che, allo stato attuale, preso d'assalto dai cittadini, suggerisce ai contribuenti di inoltrare un'istanza di chiarimenti, anche via mail, e assicura la risoluzione d'ufficio della questione nel caso si riuscisse a dimostrare le proprie ragioni, ovvero l'infondatezza delle rilevazioni effettuate.
Molti i cittadini che valutano anche un ricorso legale collettivo, in attesa di risposte, chiarimenti e di una presa di posizione anche da parte del Comune.
Ed è proprio contro l'amministrazione comunale che il gruppo "Minervino Più" punta il dito attribuendole le responsabilità su quanto accaduto, in primis per aver affidato il servizio di riscossione tributi ad una società privata, la Soget appunto, intravedendo nella scelta anche prospettive di lavoro per alcuni giovani del territorio.
Minervino Più invece solleva dubbi sull'affidamento del ruolo ad una società che persegue scopi di lucro: "È stata una scelta lungimirante?" si legge nel manifesto diramato secondo cui il comune avrebbe potuto eseguire con il proprio personale i medesimi adempimenti "con i soldi che corrisponde alla Soget a titolo di corrispettivo per il servizio avrebbe potuto assumere a tempo pieno, in pianta organica, nella forma indeterminata, giovani professionisti che avrebbero lavorato alle dipendenze del comune e non della società che trae un profitto dalla riscossione delle nostre tasse".
"La sindaca deve ora intervenire a fronte delle molteplici incongruenze rilevate, l'amministrazione può procedere, in ogni momento, a mezzo dei propri organi per controllare ed esaminare i predetti atti mediante verifiche e ispezioni".
Intanto, nel breve termine, è consigliato ai cittadini di "far controllare il contenuto della cartella notificata e in caso di incongruenze o irregolarità con il sistema di calcolo sancito dalla normativa vigente, proporre istanza di sospensione alla Soget spa. Nel caso di mancata sospensione, qualora siano fondate le proprie ragioni, proporre ricorso nelle forme previste dalla legge".
Per l'esattezza, stando a quanto riportato nelle cartelle, in seguito ad accertamenti effettuati dalla Soget, i minervinesi avrebbero effettuato interventi di ampliamento della superficie delle loro case senza darne comunicazione. Sarebbero, quindi, non solo colpevoli di mancata dichiarazione, ma anche morosi nei confronti dell'agenzia di tutte le somme pregresse di Tari non versate, delle spese di mora per omesse dichiarazioni, e degli interessi maturati. Un pagamento che fa riferimento ai 5 anni dal 2016 al 2020 che andrebbe a gravare pesantemente sulle spalle dei cittadini.
Un caso insolito dato che gli stessi cittadini non avrebbero effettuato alcun lavoro di ampliamento delle loro abitazioni per diverse decine di metri quadri, come rilevato dall'agenzia che, allo stato attuale, preso d'assalto dai cittadini, suggerisce ai contribuenti di inoltrare un'istanza di chiarimenti, anche via mail, e assicura la risoluzione d'ufficio della questione nel caso si riuscisse a dimostrare le proprie ragioni, ovvero l'infondatezza delle rilevazioni effettuate.
Molti i cittadini che valutano anche un ricorso legale collettivo, in attesa di risposte, chiarimenti e di una presa di posizione anche da parte del Comune.
Ed è proprio contro l'amministrazione comunale che il gruppo "Minervino Più" punta il dito attribuendole le responsabilità su quanto accaduto, in primis per aver affidato il servizio di riscossione tributi ad una società privata, la Soget appunto, intravedendo nella scelta anche prospettive di lavoro per alcuni giovani del territorio.
Minervino Più invece solleva dubbi sull'affidamento del ruolo ad una società che persegue scopi di lucro: "È stata una scelta lungimirante?" si legge nel manifesto diramato secondo cui il comune avrebbe potuto eseguire con il proprio personale i medesimi adempimenti "con i soldi che corrisponde alla Soget a titolo di corrispettivo per il servizio avrebbe potuto assumere a tempo pieno, in pianta organica, nella forma indeterminata, giovani professionisti che avrebbero lavorato alle dipendenze del comune e non della società che trae un profitto dalla riscossione delle nostre tasse".
"La sindaca deve ora intervenire a fronte delle molteplici incongruenze rilevate, l'amministrazione può procedere, in ogni momento, a mezzo dei propri organi per controllare ed esaminare i predetti atti mediante verifiche e ispezioni".
Intanto, nel breve termine, è consigliato ai cittadini di "far controllare il contenuto della cartella notificata e in caso di incongruenze o irregolarità con il sistema di calcolo sancito dalla normativa vigente, proporre istanza di sospensione alla Soget spa. Nel caso di mancata sospensione, qualora siano fondate le proprie ragioni, proporre ricorso nelle forme previste dalla legge".