La Settima Arte

Gli ultimi saranno ultimi

Le conseguenze di una gravidanza ai temi del precariato

Massimiliano Bruno è stato autore di gustose commedie di costume quali "Nessuno mi può giudicare" (con Paola Cortellesi, improbabile escort) e "Viva l'Italia" (con un impareggiabile Michele Placido, leader di un partito di governo che perde i freni inibitori a seguito di un ictus). L'idea di base di questo film nasce invece da un monologo teatrale scritto da Bruno proprio per Paola Cortellesi.
La storia è quella di una lavoratrice precaria (una bravissima Paola Cortellesi) felice di questo suo mondo semplice in cui la fatica quotidiana si accompagna al rapporto abbastanza sereno con il proprio compagno (Alessandro Gassmann) ed alle uscite con gli amici di sempre nei giorni di festa. Quando nella vita della protagonista irrompe la notizia di una gravidanza a lungo cercata, si frantuma il suo mondo in quanto i suoi datori di lavoro non le rinnovano il contratto e si trova a dover fronteggiare il dramma del dover tirare a campare ogni giorno anche perché il suo compagno, con la sua scarsa voglia di lavorare che si ritrova, contribuisce a rovinare le già traballanti finanze familiari.
La storia scorre parallela a quella di un poliziotto fallito in cerca di riscatto (uno splendido Fabrizio Bentivoglio) e che suo malgrado incrocerà la protagonista ed i suoi problemi.
La storia è ambientata in un paesino dell'Agro Pontino (Santa Maria in Galeria) nota per avere un'altissima concentrazione di antenne radio della emittente vaticana Radio Maria che causano, oltre a tumori e leucemie, anche fenomeni abbastanza paradossali, richiamati nel film, quale sentire un Rosario o un'omelia aprendo un rubinetto o alzando la tavoletta del cesso.
Tuttavia questo non è un film divertente, anche se vi sono dei momenti decisamente esilaranti; ma la risata è sempre abbastanza amara, come è amara la realtà di queste lavoratrici sfruttate in rapporti precari di ogni tipo, per cui avere un bambino non solo diventa un problema ma può significare perdere il proprio mezzo di sostentamento e precipitare nella miseria più nera. Un triste ritratto di un'Italia di guerre fra poveri che speriamo possa cambiare il più velocemente possibile.
La scorsa settimana, recensendo SPECTRE, l'ultima avventura di James Bond, dicevo che ci sono film per far pensare e film per rilassarsi e sognare. Ebbene GLI ULTIMI SARANNO GLI ULTIMI fa decisamente pensare e si esce dal cinema con un certo disagio, nella consapevolezza che questo è un film, ma la realtà è molto più dura.
Nunzio d'Aloja

In programmazione nei dintorni: Multisala Cinemars di Andria; Multisala Roma di Andria; Multisala Opera di Barletta
Trailer (da You Tube): https://youtu.be/CRSBNsS_kVk
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